Super Bowl vs finale Champions, i numeri condannano l'UEFA

Dall’ex ad del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge fino al numero uno del PSG Nasser Al-Khelaifi, da anni sono molti i top manager del mondo del calcio che sottolineano la potenzialità…

Super Bowl LVII - Winning Head Coach and MVP Press Conference
Il Vince Lombardi Trophy (Photo by Carmen Mandato/Getty Images)

Dall’ex ad del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge fino al numero uno del PSG Nasser Al-Khelaifi, da anni sono molti i top manager del mondo del calcio che sottolineano la potenzialità inespressa della finale di Champions League (e della Champions League in generale) nel confronto diretto con l’altro grande evento sportivo che si disputa ogni anno a livello globale, ovverosia il Super Bowl. Un confronto che se può essere simile da un punto di vista dell’interesse, non lo è altrettanto in termini economici.

Se i numeri dell’audience infatti a livello mondiale sono pressoché identici o quasi, i valori in termini di ricavi sono inferiori pressoché su ognuna delle principali voci, sia per quanto riguarda il confronto Super Bowl-finale di Champions che nel paragone diretto tra la NFL e la Champions League.

A livello di audience tv, gli ultimi dati ufficiali resi noti dall’UEFA per quanto riguarda gli ascolti globali della Champions League parlano di circa 160 milioni di spettatori per la finale, con un valore medio invece per ogni singolo turno di Champions pari a circa 129 milioni di “average global audience”. Numeri simili, dicevamo, a quelli del Super Bowl: gli ascolti degli ultimi anni raggiungono un valore di poco superiore ai 100 milioni nei soli Stati Uniti, con un valore medio di circa 30/50 milioni di spettatori aggiuntivi a livello globale.

 

Super Bowl Finale Champions League
Audience 150 milioni 160 milioni
Ricavi intero torneo 10 miliardi di € 2,8 miliardi di €
Valore diritti tv 7 miliardi di € 2,4 miliardi di €
Valore brand (dati Forbes) 730 milioni di € 160 milioni di €
Indotto per città ospitante 550 milioni di € 123 milioni di €

 

Un interesse simile a livello globale, quindi, ma i risultati a livello economico sono ben diversi. Il Super Bowl e la finale di Champions League sono gli ultimi atti di due tornei, rispettivamente la NFL e la Champions League, che generano ricavi decisamente differenti: si parla di circa 8 miliardi di euro per la lega statunitense di football e circa 2,8 miliardi di euro per l’ex Coppa Campioni. Una differenza che nasce soprattutto a livello di diritti tv, con la NFL capace di incassare intorno ai 7 miliardi di euro a stagione (che saliranno a 10 miliardi annui dal 2023) contro i soli 2,4 miliardi della Champions League.

Il Super Bowl è così l’evento più scintillante di una competizione già di per sé ricchissima. Difficile quantificarne i ricavi sul singolo anno: i biglietti per l’ultima edizione vinta dai Kansas City Chiefs sui Philadelhia Eagles sono arrivati fino a 40mila dollari di prezzo sui mercati secondari (mentre l’UEFA va all’attacco delle stesse piattaforme di rivendita, con i prezzi ufficiali per l’edizione 2022 pari in media a 350 euro circa), mentre i costosissimi spot pubblicitari sono arrivati fino a 6 milioni di euro circa con incassi stimati per le televisioni in oltre 500 milioni.

Il Super Bowl, che secondo Forbes resta l’evento sportivo con il brand dal maggior valore (730 milioni contro i 160 della Champions League, solo settima in graduatoria) diventa così un evento anche per i tifosi, un evento che dura tutta una settimana. Rendendo così anche più ricche pure le città ospitanti: la stima per Phoenix, sede della sfida giocata ieri notte, era di un indotto da 600 milioni di euro circa, mentre per Madrid, sede della finale 2019, si parlava invece di un indotto di poco superiore ai 120 milioni di euro. I ricavi dalla biglietteria per l’UEFA dalla finale invece si aggirano intorno ai 7 milioni di euro.

Gli effetti a cascata riguardano anche le singole squadre a partire dal tema ricavi: la NFL distribuisce circa 250 milioni di euro a ciascuna delle 32 squadre che fanno parte della lega (per un totale di circa 8 miliardi di dollari), mentre per le 32 partecipanti alla Champions League la quota di ricavi da suddividersi in base ai risultati è di 2 miliardi complessivi. Non è un caso, quindi, il fatto che le franchigie NFL occupino 30 posizioni nella classifica delle 50 squadre sportive mondiali dal maggior valore, rispetto alle otto società calcistiche presenti.