Svelata questa mattina in Campidoglio l’ultima tappa del Giro d’Italia 2023 che si concluderà a Roma il 28 maggio. Un circuito della lunghezza di 17,6 chilometri che i corridori dovranno percorrere 5 volte e che li vedrà partire dall’Eur, per poi spostarsi a Ostia, fino a tornare indietro tra le bellezze della città di Roma.
Un percorso che sarà diverso da quelli visti nel 2018 e nel 2009, e toccherà Corso Vittorio, il Lungotevere, Passeggiata di Ripetta, Villa Borghese, i Fori Imperiali, Castel Sant’Angelo e un passaggio anche sotto San Pietro in Vaticano. L’ultima frazione a Roma prenderà il via nel pomeriggio in modo tale che l’arrivo su via dei Fori Imperiali con vista Colosseo sia in serata (circa le 18.45).
In tempi non sospetti Gianni Bugno, uno dei corridori più importanti del ciclismo italiano e internazionale, aveva lanciato l’idea in un’intervista a Calcio e Finanza: «Innanzitutto bisognerebbe istituzionalizzare la sede di arrivo. In Francia da decenni il Tour termina sulla via più importante della nazione, che tra l’altro è anche una delle vie più famose al mondo, ovvero l’Avenue dei Campi Elisi a Parigi. Con il podio dei vincitori che si tiene sotto l’Arco di Trionfo lì vicino».
«Io mi domando perché noi non possiamo fare concludere il Giro sempre in via dei Fori Imperiali a Roma con il Colosseo sullo sfondo e con la premiazione sotto l’Arco di Tito che sta lì accanto. L’impatto mediatico sarebbe impressionante a livello mondiale. Inoltre, c’è da sottolineare un’altra cosa», aveva aggiunto Bugno.
Proprio la tappa finale a Roma, con arrivo sui Fori Imperiali, costituisce un «bellissimo ritorno nella capitale» dal 2018. Questo il commento di Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, intervenendo nella Sala della Protomoteca, alla presentazione della 21a e ultima tappa della “corsa rosa”, con interventi anche del sindaco Roberto Gualtieri, dell’amministratore delegato di Rcs Sport, Paolo Bellino, del direttore del Giro, Mauro Vegni, dell’assessore capitolino allo Sport e ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato, del direttore della Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli.
Tra gli ospiti intervenuti, Giovanni Malagò, presidente del Coni, e l’ex ciclista Beppe Saronni. Sarà la quinta volta nella storia del Giro, l’ultima è stata appunto nel 2018. Cairo ha sottolineato che «Roma ha una capacità straordinaria di affascinare con il suo scenario, i suoi Fori Imperiali. Sarà un Giro molto competitivo, con grandissimi campioni al via. Faremo delle cose bellissime», ha concluso.