Tebas esclude Real e Barça dalle decisioni sul futuro della Liga

Cresce la tensione tra la Liga spagnola e i suoi due principali asset commerciali, Real Madrid e Barcellona. Lo scrive il quotidiano spagnolo Vozpópuli, spiegando che il presidente della Liga…

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Javier Tebas, presidente della Liga (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images)

Cresce la tensione tra la Liga spagnola e i suoi due principali asset commerciali, Real Madrid e Barcellona. Lo scrive il quotidiano spagnolo Vozpópuli, spiegando che il presidente della Liga Javier Tebas ha adottato la decisione di escludere i due club dalle riunioni in cui si prendono decisioni sul futuro del business dei diritti tv del massimo campionato di calcio spagnolo.

L’avvocato che affianca la Liga lo ha fatto con il supporto degli altri club e la consulenza del dipartimento di compliance dell’ente calcistico, la multinazionale di consulenza KPMG (che ha realizzato un report con la proiezione dell’impatto della Superlega europea sulle competizioni nazionali) e lo studio legale spagnolo Uría Menéndez.

La base di questa decisione passa attraverso l’impegno “molto attivo” di Real Madrid e Barcellona nei confronti della Superlega che, un torneo che rischia di danneggiare gravemente il valore dei diritti televisivi dei club della Liga spagnola che non partecipano al discusso torneo separatista. Secondo KPMG il torneo svaluterebbe tutti i diritti del 10% a livello nazionale e del 25% a livello internazionale.

Al contrario, da fonti vicine alla Superlega si evidenzia che le stime di KPMG non hanno senso visto che il format della nuova competizione – che potrebbe essere lanciata nel 2024 o nel 2025 – non è ancora definito e che eventuali ragionamenti sarebbero dunque da posporre. Per ora, i promotori del torneo avrebbero rinunciato al meccanismo dei posti fissi nella competizione.

Secondo quanto rivelato in passato da El Periódico de España, il conflitto aveva già portato Real Madrid e Barcellona a presentare nel 2022 una causa contro la Liga per aver visto violato i loro diritti. La causa si basava sull’esclusione dei due club da tre riunioni nei mesi di marzo, aprile e maggio 2022 ed è stata ora dichiarata ammissibile.

Tra le argomentazioni dei querelanti si sottolinea il permissivismo da parte della Liga nei confronti dell’Atlético Madrid, altro club inizialmente promotore del torneo e che sarebbe tuttora legato contrattualmente alla società a capo della Superlega. Vozpópuli ha sottolineato che l’AD dei Colchoneros Miguel Ángel Gil Marín ha fatto sapere di aver già comunicato a Tebas che non si considera un “azionista” della Superlega e ha messo per iscritto che non parteciperà più a riunioni di alcun tipo con le società che promuovono il nuovo torneo separatista.