Coppa Italia, nei quarti sbarca il fuorigioco semiautomatico

In linea con l’introduzione nel girone di ritorno della Serie A, il fuorigioco semiautomatico farà il suo ingresso in scena anche in Coppa Italia. Da Inter-Atalanta, primo quarto di…

Fuorigioco nuova regola
(Foto: Claudio Villa/Getty Images)

In linea con l’introduzione nel girone di ritorno della Serie A, il fuorigioco semiautomatico farà il suo ingresso in scena anche in Coppa Italia. Da Inter-Atalanta, primo quarto di finale in programma martedì 31 gennaio, il SOAT, visto all’opera per la prima volta in Italia nel turno di campionato che si concluderà questa sera, sarà a disposizione del VAR.

Il campionato di Serie A è stata la prima lega a utilizzare la nuova tecnologia, diventata grande protagonista al Mondiale in Qatar, ma ancora prima con la finale di Supercoppa europea fra Real Madrid e Eintracht Francoforte e nel 2021 nel Mondiale per Club e nell’Arab Cup. Milan-Inter di Supercoppa Italiana è stata la prima partita fra due nostre squadre a beneficiare di questa nuova tecnologia. Ora, dopo la Serie A, tocca alla Coppa Italia.

Come funziona fuorigioco semiautomatico Coppa Italia

Visto ampiamente in azione nel Mondiale in Qatar, il fuorigioco semiautomatico (SOAT) vede l’utilizzo di 12 telecamere installate nello stadio che tracceranno 29 punti di ogni giocatore, indicando la sua posizione in campo con precisione infallibile grazie a 50 fotogrammi al secondo. Nessun chip nel pallone, che viene istallato solamene nelle competizioni FIFA.

L’impulso che verrà registrato arriverà alla sala VAR che comunicherà all’arbitro la posizione di fuorigioco o meno. La decisione dell’arbitro sarà richiesta se il direttore di gara dovrà valutare, come già succede ora, una posizione di fuorigioco attiva o passiva.

Come funziona fuorigioco semiautomatico Coppa Italia, la spiegazione

“Tutto il sistema si basa sul tracciamento dei giocatori con otto telecamere dedicate che si aggiungono a un broadcast di tracciare fino a 29 punti del corpo avendo una precisione più alta rispetto a quella attuale”, ha spiegato nel corso di una recente conferenza stampa Antonio Gatto, general manager di Hawkeye (la società  che fornisce la tecnologia alla Serie A. “Il sistema traccia la palla anche in tempo reale con un tempo di latenza di 0.5 secondi. Il sistema, inoltre, si integra con sistema VAR già in uso e potrà dare un responso agli arbitri in maniera più rapida. Le telecamere del fuorigioco semiautomatico possono essere usate anche dallo stesso VAR”.

“È anche in grado di riconoscere a quale squadra appartiene un calciatore, il suo numero di maglia, tenendo sempre sotto attenzione la palla, oltre agli altri giocatori e agli assistenti. Inserisce automaticamente la linea dell’ultimo difensore e quella dell’ultimo attaccante”.

“Prende i punti anche delle parti del corpo che non vengono ritenute in fuorigioco, come le mani e le braccia, ma il sistema le riconosce e le valuta non punibili. L’obiettivo di questo prodotto è di avere una decisione più rapida e cura maggiore e avere virtualizzazione del fuorigioco. Questo sistema ci permette di ragionare in termini di millimetri con una precisione assoluta”, ha concluso.