Nuove scintille tra il Coni e Sport e Salute. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha espresso la propria amarezza per un rapporto che non funziona: «Sport e Salute non deve essere l’interlocutore del Coni e del CIP. Ma per quattro anni è stato così. La politica ha fatto esattamente l’opposto», le sue parole riportate da Tuttosport.
«Ho avuto solo Sport e Salute come interlocutore, sotto ogni punto di vista. Abbiamo subito pressioni e interferenze, perché glielo facevano fare. E’ stata completamente snaturata la logica dell’idea iniziale della governance. Sport e Salute è una società di scopo, di servizi. Per quattro anni non è stata così. Come poteva non essere una gran confusione?», ha aggiunto ancora Malagò.
«Il casino nel casino nasce da questi quattro esecutivi che, dalle tre righe del 2018 sono arrivati all’involuzione di una riforma iniziale della governance portata su altri temi. Una cosa folle, questa è la verità. Siamo rimasti a galla solo perché c’è un organismo internazionale che ci tutela e ci permette di avere autonomia e indipendenza», ha proseguito il numero uno del Coni.
«Lo sport di base è lo sport di vertice, non possono slegarsi. Anche per la carta olimpica sono un tutt’uno. Ma qualche scienziato della politica dice che il Coni si occupa dello sport di vertice e gli altri dello sport di base. Non è accettabile», ha concluso.