Le tabelle della Juventus che riportavano “valore reale” e “valore di scambio” dei giocatori dalla stagione sportiva 2016/17 fino alla stagione 2020/21, interpretati dalla Procura federale come “valore effettivo” e “valore artificioso”, rappresentavano invece per il “valore effettivo” quello di «esborso finanziario cash», ovvero «quanto effettivamente pagato in denaro».
A sostenerlo è la memoria difensiva della Juventus, presentata per il ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello federale di venerdì scorso, a seguito della quale il club ha preannunciato il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni.
In proposito riporta quanto affermato da due direttori sportivi in audizioni alla Consob, Claudio Chiellini e Federico Cherubini. E aggiunge un esempio specifico, quello di Bonucci, per il quale nella colonna “reale” si trova la cifra zero e in quella “scambio” 35 milioni. «Di tutta evidenza che lo “0” riportato in tabella con riferimento Bonucci non possa corrispondere ad uno zero quale “valore reale”=”valore effettivo” del giocatore, nell’accezione strumentale intesa dalla Procura federale».
Secondo la difesa, la dicitura non può che riferirsi «al fatto – totalmente privo di qualsiasi significatività negativa – che all’interno dell’operazione di scambio Bonucci/Caldara conclusa fra Juventus e Milan il valore assegnato al calciatore Bonucci in uscita corrispondesse a euro 35 milioni (valore assolutamente corretto e in linea con il profilo del calciatore in discussione)».