Si preannuncia un periodo di grandi novità in Premier League, visto che anche l’Everton, dopo Manchester United e i “cugini” del Liverpool, è stato messo in vendita. Il suo attuale proprietario Farhad Moshiri sarebbe pronto a discutere di una cessione sia per una quota di minoranza della società, sia per la maggioranza del club.
Secondo quanto riporta il quotidiano inglese The Guardian, Moshiri valuta il club oltre i 500 milioni di sterline (566 milioni di euro al cambio attuale) con già diversi potenziali acquirenti che hanno manifestato interesse per l’operazione. Moshiri è nell’Everton dal 2016, quando nel febbraio di quell’anno comprò il 49,9% delle quote, una volta uscito dall’azionariato dell’Arsenal, per poi diventare proprietario del 94% a gennaio 2022.
A gestire la ricerca di acquirenti è Deloitte con il club che intanto continua a essere impegnato nella costruzione del nuovo stadio a Bramley-Moore Dock, che dovrebbe essere concluso in tempo per la stagione 2024/25. Proprio da questo grosso investimento Moshiri vorrebbe rientrare con l’arrivo di capitali esterni che andrebbero a prendere una quota dello stesso club.
Questa notizia arriva in un periodo non semplice per il club in campo, che ha portato all’esonero di Frank Lampard come allenatore con i Toffees che sono ancora alla ricerca di una guida tecnica che li risollevi dall’ultimo posto in Premier League, in coabitazione con il Southampton.
Nell’era Moshiri sono stati spesi, in sede di calciomercato, quasi 800 milioni di euro per più di 50 giocatori, parzialmente coperti da poco più di 450 milioni derivanti dalle cessioni. Gli ultimi tre bilanci dell’Everton mostrano una perdita totale di più di 420 milioni di euro, con un investimento per il nuovo stadio di 622 milioni.