Nuovi problemi per il Barcellona nella Liga spagnola per quanto riguarda il tetto salariale (detto anche Fair Play Finanziario della Liga). Dopo essere stato multato dall’ente calcistico per i contratti di Dani Alves, Araujo (rinnovo) e Christensen (una sanzione confermata dalla UEFA), ora la società non può procedere con il deposito della documentazione che attesta nuovi accordi con Gavi, lo stesso Araujo e Balde.
Nonostante i catalani abbiano già trovato e siglato i nuovi accordi con tutti e tre i calciatori, secondo quanto riportato da Sport in Spagna questi non possono essere depositati per via della situazione economico-finanziaria. Già questa estate il Barcellona ha dovuto fare ricorso a leve economiche per aggiustare la sua situazione sia a livello di bilancio – per chiudere in utile il 2021/22 – sia per poter tesserare i nuovi acquisti estivi. Tra le operazioni portate a termine la cessione di una percentuale sui futuri incassi provenienti dai diritti tv e la cessione di due quote dei Barça Studios.
A Cadena Ser, il presidente del Barcellona Joan Laporta ha spiegato così la situazione: «Dovremo aspettare giugno per risolvere questa questione. Bisognerà attendere sia per Gavi che per Araujo, così come il rinnovo che abbiamo programmato con Balde. I giocatori sono tesserati in questa stagione. Non riusciremo a risolvere la questione fino a giugno».
Soprattutto la questione legata al centrocampista classe 2004, appena premiato con il Golden Boy, è abbastanza spinosa, visto che è ancora vincolato con un contratto da calciatore delle giovanili. Il Barcellona ha trovato un accordo per un prolungamento fino al 2026, con relativo aumento importante dell’ingaggio e con una clausola da un miliardo di euro.
Al momento attuale, Gavi dovrà ancora indossare il numero 30, numero che viene dato ai giovani provenienti dal vivaio (come fu per Messi in passato) e dovrà attendere per vestire la numero 6 che era sulle spalle di una leggenda del club come Xavi, suo attuale allenatore.