Il CdA dell’ECA (l’Associazione dei Club Europei) si è riunito in occasione del Mondiale in corso di svolgimento in Qatar per un incontro che ha visto protagonisti, tra gli altri, il presidente Nasser Al-Khelaifi e i presidenti delle varie Confederazioni (fatta eccezione per la UEFA, rappresentata dal segretario generale Theodore Theodoridis).
Dopo i discorsi introduttivi da parte di tutti gli ospiti, Al-Khelaifi, ha dichiarato: «Il calcio sta diventando sempre più globale e complesso. Di conseguenza, la collaborazione e la partnership tra le parti interessate sono diventate più importanti che mai. Siamo orgogliosi che l’ECA lavori a stretto contatto con la FIFA e le Confederazioni per rendere il calcio più inclusivo, più emozionante e più stimolante».
Dopo i discorsi di apertura, il Consiglio ha proseguito con il suo programma, tra cui numerose questioni relative al calcio europeo per club. Per quanto riguarda la Joint Venture ECA/UEFA, il Consiglio è stato aggiornato sui risultati dei bandi per il ciclo post-2024, prendendo atto degli annunci positivi riguardanti Olanda e Germania.
In materia di governance, il consiglio ha esaminato le proposte di riforma della governance interna dell’ECA, per l’attuazione nel ciclo 2023-27, come raccomandato dalla task force appositamente costituita. Il Consiglio ha esaminato inoltre la proposta di introdurre i club femminili tra i membri dell’ECA, creando sia le categorie di membri ordinari che associati.
C’è stato poi un aggiornamento in vista del parere dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea sul tema del monopolio UEFA, previsto per il prossimo 15 dicembre. Allo stesso tempo, il Consiglio ha espresso la propria disponibilità a confrontarsi con il nuovo Consiglio di Amministrazione della Juventus, dopo le dimissioni dei suoi membri in blocco (tra cui il presidente Andrea Agnelli) lo scorso 28 novembre.
Va ricordato che la Juventus uscì dall’ECA – associazione della quale Agnelli era presidente – a seguito dell’annuncio del lancio del progetto per una Superlega europea nell’aprile del 2021. Agnelli rassegnò allo stesso tempo le dimissioni dal ruolo di numero uno dell’organizzazione. Allo stato attuale anche Real Madrid e Barcellona, entrambi promotori della Superlega, sono fuori dall’associazione.