Lotito: «Ma quale norma salva-calcio: basta caccia alle streghe»

L’emendamento Lotito sulla rateizzazione delle tasse sospese a zero interessi e senza sanzioni per i club di Serie A non ha trovato il favore del Governo. Il numero uno…

Lazio primo semestre 2022 2023

L’emendamento Lotito sulla rateizzazione delle tasse sospese a zero interessi e senza sanzioni per i club di Serie A non ha trovato il favore del Governo. Il numero uno della Lazio si era fatto portavoce di un movimento calcistico professionistico preoccupato per la scadenza di tasse e contributi da versare il 22 dicembre.

La richiesta era quella di poter contare sulla rateizzazione per le tasse rinviate, prevista già per legge, ma senza ulteriori costi aggiuntivi. Quest’ultima condizione però è stata bocciata dal governo e dal Ministro dello sport Abodi, con le due parti che hanno intenzione di trattare il movimento calcistico alla stregua degli altri settori economici del Paese.

Intervistato da La Stampa, Lotito ha provato a perorare la causa dei club, ma senza definire il testo dell’emendamento una norma salva-calcio: «Ma quale salva-calcio!. Basta con la caccia alle streghe. Parliamo di tutti gli sport. Pallavolo, basket, piscine. È una norma erga omnes», le parole del presidente della Lazio.

Insomma non solo il calcio è coinvolto, ma tutto lo sport, che andrebbe trattato come tutti gli altri settori, secondo Lotito che spiega: «Non vogliamo regali, favori. Lo sport è l’unica categoria merceologica che non ha ricevuto nemmeno un ristoro, a parte i rimborsi sui tamponi, capirai…Il cinema ha avuto una prima tranche di 800 milioni a fondo perduto, poi altri 200 da questo governo. Sono più i danni per un cinema chiuso o per uno stadio chiuso? Eppure lo sport non chiede soldi a fondo perduto».

«Al fine di sostenere le federazioni sportive – ha proseguito Lotito – ecco tutta la cronistoria: i versamenti sospesi possono essere effettuati senza sanzioni e interessi. Sullo spalmare su 5 anni? I precedenti governi e tutte le forze politiche avevano responsabilmente sospeso i versamenti, in attesa di rateizzarli. Ora lo Stato chiede i soldi tutti insieme? Allora tanto valeva pagare prima. Cosa cambiano tre mesi?».

Sul dietrofront dello Stato: «Il mondo sportivo non ha pagato perché lo prevedeva una legge dello Stato. Non è inadempiente. È lo Stato che lo fa diventare inadempiente. È una situazione giuridica diversa».

Sulle parole di Renzi è secca la risposta di Lotito: «Renzi? Non esprimo giudizi. Ma voi state attenti a posizioni strumentali per interessi di squadre e città. Se una società fallisce, sfumano sia i crediti pregressi, sia quelli futuri. Quando sono fallite Napoli e, tanto per fare un nome, Fiorentina, dopo aver sperperato soldi dei contribuenti, lo Stato non ha incassato nulla. Riflettete».

Lotito chiude su come andrà a finire questa situazione e se la Lazio ne beneficerebbe: «Non mi aspetto nulla. Basterebbero valutazioni obiettive e rispetto degli impegni. Non è una norma ad personam o, come si dice, Cicero pro domo sua. Le strumentalizzazioni non pagano, è questione di tempo. Glielo dice uno dei pochi che dice sempre la verità».