Juve, il Collegio Sindacale: «Pareri club non condivisibili. Per CR7 in ballo 20 milioni»

Anche il Collegio Sindacale mette nel mirino il tema manovra stipendi per la Juventus. Nella sua relazione agli azionisti, infatti, il Collegio si affianca alla posizione di Deloitte, sottolineando…

Juventus sanzioni UEFA
(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Anche il Collegio Sindacale mette nel mirino il tema manovra stipendi per la Juventus. Nella sua relazione agli azionisti, infatti, il Collegio si affianca alla posizione di Deloitte, sottolineando come gli accordi “integrino in capo alla Società una constructive obligation” che avrebbe dovuto portare all’iscrizione di una passività sia nel bilancio 2020 che in quello 2021.

Inoltre, il Collegio Sindacale punta il dito contro i pareri della Juventus sulla questione manovra stipendi. “Sul punto il Collegio sottolinea che le conclusioni dei citati autorevoli pareri di cui si è dotata la Società e che sono stati presentati non siano condivisibili, nei limiti in cui finiscono per dare prevalenza alla forma degli accordi siglati rispetto alla loro sostanza.

“Ugualmente non condivisibile appare la ritenuta irrilevanza di tutti gli elementi di fatto emersi dagli atti d’indagine da cui, invece, emerge la volontà di un disallineamento tra gli accordi formalmente stipulati in tempi successivi e la sostanza di un accordo unitario. A ciò si aggiunga che negli stessi menzionati pareri si dà atto della natura ‘complessa e soggettiva’ della lettura e interpretazione degli eventi descritti e non si esclude lo spazio per interpretazioni differenti”.

Non solo, perché poi il Collegio sottolinea anche altre due situazioni. Da un lato i rapporti con l’Atalanta su un debito da 3 milioni con contabilizzato, dall’altra la questione Cristiano Ronaldo che “a mezzo di un proprio difensore, risulta avere depositato in sede penale un’istanza di accesso agli atti ex art.116 c.p.p., nella quale rivendica la propria qualità di creditore della Società, con ciò avvalorando gli elementi d’indagine”.

Su Cristiano Ronaldo, il Collegio sottolinea come “nessun rilievo è stato sollevato con riferimento alla passività potenziale nei confronti di Cristiano Ronaldo non avendo lo stesso mosso formali attivazioni nei confronti della Società ritenendo così che la circostanza non abbia rilievo contabile. A tale ultimo riguardo, peraltro, il Collegio segnala di avere trasferito alla Società le informazioni appena riferite, invitando una opportuna riflessione alla luce della rilevanza della posta in gioco, pari a circa Euro 20 milioni”.