Claudio Lotito sembra voler fare sul serio ed il piano di riqualificazione per far tornare in vita lo stadio Flaminio e renderlo la nuova casa della Lazio è ormai quasi pronto. Secondo Il Corriere dello Sport, però, i tempi stringono.
Il quotidiano romano, infatti, evidenzia come il Comune di Roma avrebbe messo fretta al patron biancoceleste, informandolo che nel caso il piano non fosse presentato entro la fine del 2022 (e ormai ci siamo) avrebbe iniziato a prendere in considerazione anche altri progetti.
Una sorta di ultimatum che mette pressione al club di Formello, che da tempo ha dichiarato apertamente le sue intenzioni riguardo lo storico impianto capitolino realizzato da Pier Luigi e Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960.
Tra le opere previste dal programma di Lotito per il Flaminio, la copertura e l’ampliamento della capienza. Il presidente della Lazio vorrebbe portare i posti a circa 45mila, rendendo così lo stadio fruibile anche per eventuali finali Uefa.
Intanto, il Ministero della Cultura ha espresso parere positivo per la ristrutturazione “ai fini conservativi” del Franchi di Firenze (anche questo realizzato dai Nervi). Una notizia che agevola il percorso di Lotito, ma il countdown è già iniziato.