Chi può comprare il Manchester United? E’ iniziata la corsa al Manchester United. Dopo l’annuncio da parte della famiglia Glazer di essere disposta ad ascoltare potenziali acquirenti per portare a termine una cessione del club, e dopo il boom del titolo dei Red Devils a Wall Street negli ultimi giorni, iniziano a circolare indiscrezioni a proposito dei soggetti che potrebbero essere interessati a rilevare la società.
Un club di Premier League – il torneo calcistico nazionale più ricco al momento – fa gola agli investitori, al netto della cifra richiesta dai Glazer che partirebbe da un minimo di 6 miliardi di sterline (circa 7 miliardi di euro). Per questo non sorprende che la lista dei soggetti interessati si arricchisca di ora in ora, tra fondi di investimento, imprenditori facoltosi e addirittura insospettabili nomi di big tech statunitensi.
Chi può comprare il Manchester United? Tutti gli imprenditori
Tra i nomi più accreditati c’è sicuramente quello di Sir Jim Ratcliffe, proprietario dell’azienda Ineos che aveva rivelato di aver già provato ad acquistare lo United. Il miliardario britannico aveva provato successivamente ad inserirsi in extremis nella trattativa per l’acquisto del Chelsea con un’offerta da 4,25 miliardi di sterline (5 miliardi di euro circa al cambio attuale), che è però stata respinta.
Un’altra figura simile è quella di Lord O’Neill, che ha guidato il gruppo di investitori Red Knights che tentò di acquistare il Manchester United nel 2010. Tifoso dei Red Devils – come Ratcliffe – Lord O’Neill ha detto alla BBC che chiunque sia il proprietario del club «deve capire cosa sta affrontando» e avere «uno scopo e una cultura adeguati per ciò che si sta cercando di fare».
A proposito di imprenditori, il Manchester Evening News ha parlato anche dell’interesse da parte dello spagnolo Amancio Ortega, proprietario dell’impero Inditex che possiede – tra le altre – il brand di moda Zara. Ortega, 86 anni, ha un patrimonio da 61,3 miliardi di dollari secondo Forbes, e avrebbe informato i massimi dirigenti del club del suo interesse per lo United. In chiusura anche David Beckham, che potrebbe partecipare a un’offerta insieme ad altri investitori.
Chi può comprare il Manchester United? I private equity dagli USA e l’interesse dal Medio Oriente
Spostandoci di settore, non vanno tralasciati i fondi di private equity statunitensi. Secondo una ricerca della società di consulenza Deloitte, negli ultimi cinque anni gli Stati Uniti sono stati la fonte di oltre due terzi degli investimenti nei principali campionati europei. Ne sa qualcosa anche il calcio italiano, che tra Milan, Fiorentina, Roma, Spezia e Atalanta vanta una bella fetta di proprietari proveniente dagli States.
Non si può escludere inoltre un interesse dal Medio Oriente. Ci sono state di recente alcune acquisizioni di alto profilo di club europei da parte di investitori legati a fondi sovrani. Basti pensare proprio al Manchester City – club rivale dello United – di proprietà del City Football Group (holding controllata dall’Abu Dhabi United Group), o al Newcastle United, recentemente rilevato da un consorzio guidato dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita.
Anche il Paris Saint-Germain è di proprietà del Qatar Sports Investments e questo potrebbe scatenare l’interesse da parte di altri Stati del Golfo, con la volontà di entrare nel business del mondo del calcio. Un fronte in questo senso si potrebbe aprire da Dubai. L’esperto di finanza calcistica Kieran Maguire ha detto alla BBC che ci sono paesi nella regione che hanno «accesso a fondi che potrebbero essere utilizzati» per far fronte alle elevate richieste dei Glazers.
Chi può comprare il Manchester United? Le big tech statunitensi
Le voci non si sono fermate a grandi imprenditori, fondi USA e potenze dal Medio Oriente, ma hanno raggiunto addirittura alcune delle big tech statunitensi. Indiscrezioni sottolineano, per esempio, un interesse di Apple per l’operazione, con il CEO Tim Cook che sarebbe intenzionato a esplorare una strada di questo tipo.
Altre fonti hanno invece suggerito che sarebbero della partita anche Amazon – colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos – e addirittura Meta, la società di Marck Zuckerberg che controlla i servizi di social network Facebook e Instagram, i servizi di messaggistica WhatsApp e Messenger e sviluppa i visori di realtà virtuale Oculus Rift. Insomma, la lista dei potenziali acquirenti del Manchester United è lunghissima e sicuramente si amplierà ancora, almeno fino a quando le reali intenzioni dei Glazer – se vendere definitivamente o accogliere un socio – son saranno chiare.
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