Karl Heinz Rummenigge, indimenticata stella del Bayern Monaco ed ex amministratore delegato della società bavarese, di cui rappresenta tuttora una voce autorevole, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale si è espresso anche sul tema Superlega, sferrando un deciso attacco nei confronti di Andrea Agnelli, presidente della Juventus. Fu proprio Rummenigge a scegliere il numero uno del club bianconero come suo successore alla presidenza dell’ECA.
«La crisi economica di Barcellona e Juve dimostra come la Superlega fosse la mossa della disperazione. E anche il modo dilettantistico in cui l’hanno presentata lo dimostra. La Champions resta la competizione più amata. Non ho capito perché uno come Andrea Agnelli, che mi ha sempre dato l’impressione di essere intelligente, abbia agito così», ha detto Rummenigge a proposito del discusso progetto.
Sulle dichiarazioni di un calcio malato, spesso associate alla scelta di percorrere la via della Superlega, l’ex AD del Bayern ha aggiunto: «Grazie a chi? Anche grazie allo stesso Agnelli. City e PSG, questo è la realtà, hanno drogato il mercato con soldi di Stati esteri portando il mercato fuori controllo ogni anno di più. Il Bayern ha una filosofia diversa, sempre con il bilancio in attivo da 30 anni».
Sul segreto del club bavarese per rimanere ad alti livelli con i conti in ordine, Rummenigge ha le idee chiare: «Vogliamo vincere ma senza chiedere soldi alle banche, seguendo la mentalità tedesca. Investiamo quello che guadagniamo. E i tifosi hanno una responsabilità, anche finanziaria, nei club».
Chiusura ancora sulla Superlega e sull’AD di A22 – la società dietro il torneo – Bernd Reichardt: «Era amministratore delegato di RTL. Ma indipendentemente dalle decisioni del 15 dicembre della Corte di Giustizia dell’Unione europea, la Superlega è morta: nessuna tedesca, inglese e francese la farà mai. Le italiane? Conosco bene Marotta e so che gli piacerebbe guadagnare qualcosa in più. Ma a quale prezzo?».