Perché i “recuperi” ai Mondiali sono così lunghi

Perché i recuperi ai Mondiali sono lunghi – Ben 63 minuti di recupero in appena quattro partite disputate. E anche volendo escludere dal calcolo la “particolare” sfida tra Inghilterra e…

Perché i recuperi ai Mondiali sono lunghi
(Foto: ADRIAN DENNIS/AFP via Getty Images)

Perché i recuperi ai Mondiali sono lunghi – Ben 63 minuti di recupero in appena quattro partite disputate. E anche volendo escludere dal calcolo la “particolare” sfida tra Inghilterra e Iran – in cui il recupero è stato allungato anche a causa di un serio infortunio – il risultato è comunque un Mondiale con partite che superano mediamente i 100 minuti di gioco, senza eccezioni fino ad ora.

La rassegna di Qatar 2022 si sta caratterizzando sul terreno di gioco per la mano pesante degli arbitri sul cosiddetto “extra-time”. Una novità che non è casuale, dato che del rischio di partite più lunghe del normale già si parlava prima del via della manifestazione e lo stesso Pierluigi Collina, presidente della commissione arbitrale FIFA, aveva spinto su questo tasto.

Fino ad ora, dicevamo, si sono disputate quattro partite del Mondiale, tutte terminate oltre i 100 minuti di gioco. Di seguito le sfide e i relativi “recuperi” tra primo e secondo tempo:

  • Qatar-Ecuador: 5 minuti (pt) e 5 minuti (st)
  • Inghilterra-Iran: 14 minuti (pt) e 13 minuti (st)
  • Senegal-Olanda: 2 minuti (pt), 10 minuti (st)
  • USA-Galles: 4 minuti (pt), 10 minuti (st)

Ma da cosa nasce la scelta di allungare così tanto i tempi delle partite? Quali sono state le indicazioni agli arbitri? In tempi recenti si è già discusso dell’introduzione del tempo effettivo nel calcio, mentre alcuni si sono fermati a questa possibilità per i minuti di recupero. Al momento, ai Mondiali gli arbitri stanno allungando a dismisura i recuperi, un primo passo forse in una nuova direzione.

Perché i recuperi ai Mondiali sono lunghi? La spiegazione di Collina

Il perché di questa scelta lo aveva spiegato proprio lo stesso Collina in conferenza stampa: «Abbiamo già raccomandato ai nostri arbitri, e non è una novità, perché abbiamo già fatto esattamente la stessa cosa in Russia, quattro anni fa… Abbiamo raccomandato ai nostri arbitri di essere molto precisi nel calcolare il tempo da aggiungere alla fine di ogni tempo per compensare il tempo perso a causa di uno specifico tipo di incidente», le sue parole.

«Quello che vogliamo evitare è che una partita duri 42, 43, 44, 45 minuti di gioco attivo. Questo è inaccettabile. Quindi, ripeto, ogni volta che ci sarà un incidente come un trattamento di infortunio, una sostituzione, un calcio di rigore, un cartellino rosso, la celebrazione di un gol – voglio sottolineare perché è un momento di gioia per una squadra, per l’altra forse no, ma un festeggiamento può durare 1 o 1 minuto e mezzo», ha sottolineato Collina parlando delle varie tipologie di episodi.

«Immaginiamo che in un tempo ci siano 2 o 3 gol segnati, quindi è facile perdere 3, 4, 5 minuti solo per i festeggiamenti. Questo tempo deve essere considerato e compensato alla fine». Un’indicazione che i direttori di gara stanno prendendo alla lettera, come si evince dai minuti di recupero assegnati finora.

Perché i recuperi ai Mondiali sono lunghi? Il tempo effettivo non cambia

Eppure, almeno per il momento, le differenze con il passato in termini di tempo effettivo giocato non sembrano emergere. Sulla base dei dati statistici OptaPaolo, nei Mondiali di Russia 2018 ogni match era durato in media 97’ per 55’ di gioco effettivo. Fino ad ora, le partite sono durate mediamente 106’, ma il tempo effettivo è rimasto fermo a 55’ di media.