Il CdA della Sampdoria in contropiede. Come riporta Il Secolo XIX, infatti, ieri dai consiglieri è partita la richiesta all’azionista di maggioranza, in questo momento Vanessa Ferrero (figlia di Massimo), di un aumento di capitale da circa trenta milioni di euro, convocando una assemblea degli azionisti per il prossimo 14 dicembre.
Una scelta dettata non solo da elementi di necessità (venendo considerata a rischio la continuità aziendale), ma anche un tentativo del CdA del club di far svoltare una situazione che è rimasta in una fase di stallo troppo a lungo, mettendo a serio rischio il futuro del club. L’obiettivo è quello di salvare la Sampdoria, senza mezzi termini.
Difficilmente sarà Massimo Ferrero a sottoscrivere l’aumento di capitale. La soluzione potrebbe essere quella di aprire a terzi l’aumento di capitale, ma serve non solo il via libera dalla proprietà ma ovviamente trovare qualcuno che poi intervenga e materialmente versi la cifra. Ma i tempi stringono, anche perché ci sono scadenze importanti come quella del 16 dicembre sui versamenti fiscali, visto che alla Sampdoria servono trenta milioni.
Resta il punto interrogativo però sulla cessione. Ieri c’è stato un incontro tra Banca Lazard, il trustee Vidal e il CdA stesso per fare il punto sulla situazione per quanto riguarda le trattative in corso. Sarebbero due in questo momento i soggetti interessati ai club e che avrebbero già messo gli occhi sui conti della società, due fondi di matrice anglosassone. Sullo sfondo resta il “gruppo Al Thani”, da cui il trustee è sempre in attesa dei 40 milioni a garanzia sul conto “escrow” aperto in Lussemburgo.