Capo ultrà ucciso: cori da curva Inter, fischi da stadio

«Vittorio uno di noi». Con questo coro la Curva Nord dell’Inter ha voluto ricordare Vittorio Boiocchi, il capo ultrà ucciso nei giorni scorsi, nei primi minuti della sfida contro il…

Capo ultrà ucciso fischi

«Vittorio uno di noi». Con questo coro la Curva Nord dell’Inter ha voluto ricordare Vittorio Boiocchi, il capo ultrà ucciso nei giorni scorsi, nei primi minuti della sfida contro il Bologna a San Siro. Un coro che non è stato accolto positivamente dal resto dello stadio, che ha risposto con diversi fischi.

Nel volantino distribuito prima della gara, inoltre, la tifoseria organizzata è tornata sia sulle polemiche per la curva fatta svuotare in Inter-Sampdoria sia ha voluto ulteriormente ricordare Boiocchi. «Cosa è successo: una Curva di oltre 6.000 persone, in maniera sobria e silente, abbandona lo stadio all’intervallo della partita in segno di lutto per la morte improvvisa del proprio leader», si legge.

«Noi, onestamente, di ignobile in quanto avvenuto in occasione di Inter-Sampdoria non ci troviamo proprio niente. Sono stati accostati alla nostra Curva degli epiteti falsi e raccapriccianti. Sicuramente qualche episodio di imperfetta gestione della situazione ci sarà stato e di questo, a prescindere, ce ne scusiamo. Per non dare più adito a malevoli interpretazioni, ci ripromettiamo di imparare a crescere ulteriormente attraverso l’insegnamento di quanto accaduto», prosegue il messaggio.

«Vittorio Boiocchi da domenica sera è, per tutti quelli che lo conoscevano e ora sentenziano, il pluricondannato malavitoso che comandava la Curva dell’Inter. Per noi invece è sempre stato lo Zio, un leader, una figura centrale. Non era un santo, e non ci interessa difendere le sue scelte di vita, perché in fondo nemmeno ci riguardano. Ma Vittorio è, prima di tutto, per noi, l’uomo che ama l’Inter e la Curva», conclude la lettera.