Mubadala pronto a rilevare il 20% della Superlega brasiliana

Si continua a lavorare in Brasile per la creazione di una Superlega, denominata Libra (Liga Brasileira, questo l’acronimo scelto). Secondo quanto riportato da Reuters, un nuovo mattoncino potrebbe essere posto…

Mubadala Superlega brasiliana

Si continua a lavorare in Brasile per la creazione di una Superlega, denominata Libra (Liga Brasileira, questo l’acronimo scelto). Secondo quanto riportato da Reuters, un nuovo mattoncino potrebbe essere posto con l’ingresso nel nuovo torneo di Mubadala, società statale degli Emirati Arabi Uniti che può essere classificata come un fondo sovrano.

«Dopo un processo competitivo gestito da Banco BTG Pactual e Codajas Sports Kapital, un’assemblea della Libra, il 7 novembre, ha approvato le trattative esclusive con Mubadala Capital», recita una nota. Non si parla di cifre ufficiali, ma fonti vicine alla trattativaindicano che il fondo degli Emirati Arabi abbia messo sul piatto 5 miliardi di reais, cioè 971 milioni di dollari (pari a circa 971 milioni di euro al cambio attuale), per una quota del 20%.

All’interno della Superlega brasiliana ci sono i sei club fondatori: Bragantino, che fa parte della galassia RedBull, Corinthians, Flamengo, Palmeiras, Santos e San Paolo. Ma chi è Mubadala Capital?

Chi è Mubadala Capital – Il giro di affari del fondo sovrano

Mubadala è un fondo sovrano che gestisce un portafoglio diversificato di attività e investimenti negli Emirati Arabi Uniti e all’estero, per generare rendimenti finanziari sostenibili per il suo azionista, il governo di Abu Dhabi. In Italia è entrato nelle cronache quando il fondo americano Elliot era in trattativa con Investcorp (del quale Mubadala detiene il 20%) per la cessione del club rossonero, prima di ufficializzare l’intesa con Redbird.

La società degli Emirati Arabi Uniti gestisce asset per 243 miliardi di dollari e copre sei continenti con interessi in più settori e classi di attività. Con sede ad Abu Dhabi, Mubadala ha uffici anche a Londra, Rio de Janeiro, Mosca, New York, San Francisco e Pechino. Come detto, Mubadala non è nuovo nel mondo del calcio, ma ancora prima di essere accostato al Milan, la sua esperienza calcistica riguarda il Manchester City, anche qui in maniera indiretta.

Diverse figure, che fanno parte del consiglio di amministrazione del fondo sovrano sono legate al club campione in carica della Premier League. Il vice-presidente di Mubadala, infatti, è Mansour bin Zayed Al Nahyan, direttore sportivo dei Citizens e proprietario dell’Abu Dhabi United Group.

La società d’investimento di Al Nahyan detiene il 77% del City Football Group, la holding che controlla appunto il Manchester City. Non solo. L’amministratore delegato di Mubadala è Khaldoon Khalifa Al Mubarak, presidente del Manchester City e dell’Abu Dhabi United Group, oltre che fidatissimo collaboratore proprio dello Sceicco Mansour.

Tra l’altro, a gennaio 2022, il Manchester City ha siglato due accordi di sponsorizzazione con società appartenenti a Mubadala. La prima con Masdar, un’azienda di energie rinnovabili fondata nel 2006 e con sede ad Abu Dhabi. La seconda con Aldar Properties PJSC, diventata official real estate partner dei Citizens.