John Elkann ha deciso di lasciare il business italiano degli immobili di lusso, sviluppato da Merope. Nei giorni scorsi – scrive MF-Milano Finanza – è stato registrato un duplice atto di cessione di partecipazione con cui Nomen Fiduciaria, fiduciaria torinese di proprietà della Ersel della famiglia Giubergia, ha ceduto l’intero 1,67% che possedeva in Merope e che deteneva per conto di Elkann incassando 1,2 milioni di euro.
A comprare sono stati la Ita36 di Pietro Croce (fondatore di Merope) e in minima parte la Nennofin di Lorenzo Niccolini, partner di Merope. Merope possiede diversi immobili prestigiosi fra Milano e Roma, basati in zone centrali. Nel capoluogo lombardo quelli più importanti sono:
- Palazzo Bernasconi (affittato al gruppo della ristorazione Cipriani;
- Palazzo Principe di Piombino (locato all’americana RH, marchio leader a livello globale nell’arredamento di lusso)
A Roma sono invece finiti in portafoglio:
- i dieci villini del Rione Sallustiano, a pochi passi dalle più importanti ambasciate della capitale e da Via Vittorio Veneto.
Merope ha investito nel mattone di lusso oltre 800 milioni di euro dalla sua fondazione, con l’intento di creare rapporti stabili e duraturi con i propri investitori. Ita36 Partecipazioni resta così primo socio col 68,2%, Nennofin ha il 18,43% mentre gli altri due azionisti con l’1,76% sono il banker Federico Imbert e il principe Vitaliano Borromeo Arese (cugino acquisito di Elkann), quest’ultimo schermato da una fiduciaria.