Non solo San Siro insieme all’Inter, il Milan tiene aperte pure altre ipotesi per il nuovo stadio, anche senza i nerazzurri. Lo ha confermato il presidente rossonero Paolo Scaroni, intervenuto dopo l’assemblea degli azionisti in conferenza stampa.
“Sul tema San Siro lo stadio è con l’Inter e si pone problema della sua salute finanziaria e disponibilità, ma difficoltà su fronte stadio non ne sento. Parto da ipotesi che un investimento di questo tipo trovi modo di superare ostacoli finanziari. Dunque se quella è l’ipotesi lo faremo con l’Inter. Lavoriamo poi su altre ipotesi e lì si possono aprire altre soluzioni, di farlo con l’Inter o da soli, dipende dalle situazioni, siamo aperti ad altre ipotesi”, le parole di Scaroni.
A cui si è aggiunto poi anche l’ad rossonero Ivan Gazidis. “Dopo essersi impantanato nella politica e nella burocrazia italiana, ora abbiamo l’approvazione per il progetto dello stadio, vediamo la luce alla fine del tunnel. Sono molto ottimista sul fatto che il progetto possa prendere il via l’anno prossimo con tutte le autorizzazioni”.
Tuttavia, l’apertura di Scaroni ad altre ipotesi ha fatto tornare in auge anche l’ipotesi Sesto San Giovanni. Opzione a cui ha aperto anche il sindaco Roberto Di Stefano: “Sesto conferma che lo spazio nelle ex aree Falck c’è e la disponibilità ad accogliere un nuovo stadio anche, ma aspettiamo la conclusione dell’iter in corso al Comune di Milano”, le sue parole alla Gazzetta dello Sport.
Un’area che, aggiunge il quotidiano, il patron rossonero Gerry Cardinale ha studiato nel suo viaggio milanese del maggio scorso e che ha il vantaggio di prevedere una proprietà privata dei terreni, anche se la progettualità è decisamente più indietro, con costi più o meno gli stessi.