Zurleni, Eleven Sports: «Siamo la casa del basket e dello sport»

«L’obiettivo di Eleven è quello di essere la casa degli appassionati di tutti gli sport. Perché l’Italia ha delle eccellenze incredibili e tanto da raccontare, e noi vogliamo essere totalmente…

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Intervista
Giovanni Zurleni, Managing Director Eleven Sports Italia

«L’obiettivo di Eleven è quello di essere la casa degli appassionati di tutti gli sport. Perché l’Italia ha delle eccellenze incredibili e tanto da raccontare, e noi vogliamo essere totalmente inclusivi da questo punto di vista».

Così Giovanni Zurleni, Managing Director di Eleven Sports Italia riassume il concetto alla base delle scelte del broadcaster che ha appena dato il via a una nuova stagione sportiva ricca di contenuti.

La stagione sportiva appena cominciata è indubbiamente importante sia in termini di contenuti offerti sia per quanto riguarda la varietà di sport che avete scelto di seguire e raccontare.

«Quest’anno l’offerta è più ricca che mai con oltre 3.500 eventi live: abbiamo messo insieme il meglio che potevamo di diverse discipline sportive. Si parte dal calcio, con la Serie C che è un contenuto di grande richiamo perché copre 60 squadre in tutta Italia, da Nord a Sud, isole comprese. Un evento più unico che raro per frequenza e numero di partite con 1.200 match che danno la misura di quanto sia un campionato seguito perché rappresentativo dei territori, dell’Italia. Vogliamo fare ancora di più rispetto al passato e dare a questi tifosi quello che meritano, raccontando le eccellenze locali e le loro piazze. A questo si aggiunge il calcio femminile con la Serie B italiana, grazie all’accordo con FIGC e molti campionati delle massime serie del Nord Europa, tra cui la Jupiler Pro League belga che espone dei talenti di livello internazionale».

La peculiarità di Eleven Sports sul mercato italiano è proprio quella di dare spazio a tutte quelle discipline sportive che non trovano la giusta copertura.

«Oltre alla pallanuoto e alla pallamano di cui siamo da sempre la casa sia per le competizioni italiane che internazionali, abbiamo aggiunto il rugby grazie a un importante accordo pluriennale con la FIR per la Serie A maschile e femminile: è uno sport che merita visibilità e qualità, è giusto parlare di questi atleti incredibili».

«Abbiamo anche siglato un accordo esclusivo con ONE Championship, leader del mercato asiatico in ambito fighting e MMA, con l’obiettivo di dare spazio ai migliori atleti, tra cui alcuni talenti italiani, e portare eventi di questo genere in Italia. E ancora il golf, con tutti i tornei del nuovo circuito internazionale LIV Golf e la vela con tutte le regate del Sail GP».

Possiamo tuttavia affermare che la punta di diamante della stagione è il basket. Oltre alla LBA Serie A coprite tutti i più grandi eventi europei e internazionali, dalla Eurolega alla Champions League, fino ai Mondiali e ai prossimi Europei, diventando di fatto “la casa del basket”.  Che messaggio rivolgete agli appassionati e che valore aggiunto intendete dare alla vostra offerta?

«Eleven è assolutamente la casa del basket e quanto fatto va anche e soprattutto nella direzione di aiutare i fan nel non dover più “ricercare” la competizione, il club o il giocatore preferito su varie piattaforme, troveranno tutto da noi! Ma vogliamo essere di più che un semplice distributore di contenuti, anche se abbiamo un’offerta senza pari, con oltre 1.000 partite di basket trasmesse: vogliamo creare valore insieme al rightsholder e ai singoli club».

«Il nostro approccio è molto chiaro: lavoriamo insieme per fare diventare il basket un contenuto sempre più spettacolare e per tutti, un contenuto mainstream, riempire i palazzetti e al contempo far crescere l’audience digitale. Vogliamo fidelizzare i fan più “hardcore” ma anche raggiungere i tifosi più giovani e più legati allo spettacolo, al gesto atletico. Il concetto è creare valore e farlo con un connubio tra fisico e digitale».

Come avete avviato il dialogo con la Lega e con i club? Avete studiato strategie sinergiche anche in ottica commerciale e reputazionale?

«Stiamo lavorando sotto molti aspetti complementari. Con i club stiamo studiando la possibilità di abilitare nuovi stream legati ai loro sponsor e a nuovi contenuti sulla nostra piattaforma. Nel frattempo pensiamo anche a implementazioni tecnologiche per incrementare le opportunità di collaborazione e di contatto, cercando di comprendere le esigenze dei partner per creare una experience “one-stop shop”».

«Intendiamo creare promozioni e offerte speciali nel corso dell’anno, con progetti di bundle e attività insieme ai club come, ad esempio, un pacchetto di abbonamento a Eleven più ingresso al palazzetto».

«Un contenuto come la LBA ha una forte connotazione locale e noi leggiamo questa come un’opportunità: ragionare con logiche territoriali di coinvolgimento e racconto per creare un percorso virtuoso di crescita collettiva».

Come si può dare maggior visibilità ma anche valore all’offerta basket? State valutando possibili forme di collaborazione per la trasmissione in chiaro?

«Il perimetro dei nostri diritti riguarda la distribuzione in esclusiva a pagamento su Eleven, e per la LBA abbiamo trovato in Eurosport un alleato per allargare la reach su Satellite per due match a giornata in rotazione ogni settimana, al fine di garantire ai 16 Club e ai loro territori la stessa visibilità».

«Inoltre l’accordo ulteriore tra Discovery e LBA per un match a settimana in chiaro su DMAX e sul 9 ha lo scopo di raggiungere quanti più appassionati possibile, in un modello di collaborazione sinergica a favore del basket Italiano: più la partita in chiaro viene vista, più la nostra proposition prende forza. L’obiettivo è soddisfare il tifoso a tutti i livelli».

La strategia di Eleven è quella di dire: noi abbiamo i nostri contenuti però vogliamo portare il contenuto dove l’utente è solito fruirlo.

«Corretto, noi lavoriamo per rendere la nostra app sempre più fruibile e ricca, con tante funzionalità di ingaggio, al tempo stesso Eleven è disponibile attraverso altri set-top box, su Amazon, dallo store Apple, così come abbiamo partnership con Onefootball in pay per view e una partnership globale con Facebook. Abbiamo creato canali social dedicati al basket che cerchiamo di alimentare in real time, così da avvicinare anche l’utente più giovane e dargli elementi per farlo appassionare. Poi Eleven è anche presente nel circuito MOONEY per chi preferisce un metodo di pagamento tradizionale, potendosi recare in uno qualsiasi dei 45.000 punti vendita in Italia: la facilità di accesso è importante per il fan, e funzionale al nostro business».

Molte piattaforme offrono una copertura totale degli eventi in streaming ma sono carenti per quanto riguarda i contenuti on demand. Come si posiziona Eleven Sports sotto questo aspetto?

«Oltre al concetto del live, Eleven esplora tutti i contenuti originali on demand con dei format editoriali realizzati anche grazie alle società del nostro ecosistema. Penso ad esempio a Dunk League, ormai alla terza stagione realizzato da Team Whistle, che spettacolarizza i migliori giocatori di basket, le schiacciate più sensazionali, il meglio della cultura pop americana ma anche storie di grandi talenti. Inoltre lavoriamo a contenuti “snack” destinati alla distribuzione sui social. I behind the scenes degli eventi, la preparazione degli atleti, le storie dei protagonisti. Vogliamo creare un flusso virtuoso con i teaser free in grado di accendere la curiosità dei fan e poi soddisfarli sulla piattaforma dove possono trovare la massima profondità».

Veniamo al capitolo pricing. Sui social alcuni utenti hanno manifestato il proprio disappunto per le nuove politiche di prezzo che prevedono un pass mensile a 9.99 euro e uno stagionale ora disponibile a 79.99 euro. Quali sono le leve per spiegare agli utenti la nuova policy?

«Il pricing rispecchia la nostra offerta. Eleven da quest’anno ha aumentato in maniera importante i contenuti e l’aumento di prezzo riflette quello che riteniamo essere il corretto value for money».

«Ogni giorno implementiamo la nostra tecnologia e lavoriamo sull’incremento dei contenuti e continueremo a farlo. Inoltre mi preme sottolineare che la nostra politica è sempre stata coerente: un solo utente per device in contemporanea anche se non c’è limite ai device che si possono utilizzare. Questo aspetto credo sia importante anche per frenare la pirateria e la diffusione di account che fanno perdere valore a noi, ai rightsholder e allo sport in sé. Non a caso è la direzione dove tutti i player di mercato stanno andando che è la nostra da sempre».

Chiudiamo con un passaggio sull’operazione di mercato che ha portato all’acquisizione di Eleven Sports da parte di DAZN. Quali sono le motivazioni alla base di questa scelta e, soprattutto, cambierà qualcosa per gli utenti?

«Parto parlando degli utenti che sono come sempre il nostro primo interesse: per i nostri abbonati non cambia niente, il basket così come gli sport e i nostri contenuti originali continueranno ad essere su Eleven a 9,99 euro al mese. L’acquisizione di ELEVEN da parte di DAZN, che è ora soggetta all’approvazione di authority e antitrust, è destinata a riunire due società che detengono gli stessi valori, obiettivi e ambizioni. Questo per costruire una “destination” per gli appassionati di sport ed essere la principale piattaforma sportiva globale. L’ambizione comune deriva dal fatto che lo sport è intrattenimento globale e, con maggiori economie di scala disponibili, saremo in una posizione ancora migliore per realizzare tutto questo. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: lavorare per raggiungere i fan ovunque, con il contenuto che li appassiona».