Patrice Evra a giudizio a Parigi per insulti omofobi

Patrice Evra comparirà lunedì davanti al tribunale di polizia di Parigi. A giudizio per insulti omofobi – ricorda L’Equipe –, l’ex capitano della Francia (41 anni, 81 partite con la…

Evra
(Foto: LINDSEY PARNABY/AFP via Getty Images)

Patrice Evra comparirà lunedì davanti al tribunale di polizia di Parigi. A giudizio per insulti omofobi – ricorda L’Equipe –, l’ex capitano della Francia (41 anni, 81 partite con la maglia dei Bleus) dovrà rispondere dei commenti fatti sui suoi canali social nel marzo 2019, dopo l’eliminazione del PSG in Champions League per mano del Manchester United.

Quel giorno, l’ex giocatore dei Red Devils si è scatenato, insultando il suo ex compagno, l’ex parigino Jérôme Rothen, scrivendo commenti del tipo: «PSG, siete una banda di “checche”, non vincerete mai». Successivamente il terzino aveva pubblicato un nuovo messaggio per scusarsi, assicurando di non essere omofobo, ma diverse associazioni avevano sporto denuncia e Patrice Evra era stato incriminato per «insulto pubblico nei confronti di un gruppo di persone a causa del loro orientamento sessuale».

L’ex nazionale francese aveva ammesso davanti al giudice di aver pronunciato le osservazioni contestate, riferendosi a fatti che sarebbero avvenuti il ​​15 marzo 2019, «data del compleanno del calciatore Paul Pogba». Nella sua ordinanza di custodia cautelare del 5 maggio, il gip ritiene che l’interessato «abbia parlato in privato per la realizzazione di un video che è stato poi pubblicato su Snapchat a sua insaputa. I commenti sono stati quindi fatti in maniera confidenziale, ma non pubblica», e Patrice Evra «non aveva intenzione di rendere pubbliche le sue parole».

Se si fosse verificato il reato di ingiuria pubblica, l’ex calciatore sarebbe comparso in giudizio e sarebbe stato punito con un anno di reclusione e una multa di 45.000 euro. Il fatto che l’insulto non fosse pubblico – ma divulgato successivamente – gli costerà una multa di circa 1.500 euro.