Massimo Ferrero vuole tornare ad occuparsi della Sampdoria, di cui la famiglia Ferrero è sempre proprietaria attraverso un trust.
Ieri presso il Tribunale di Paola (Cosenza) è iniziato il processo all’ex presidente blucerchiato, accusato di bancarotta fraudolenta e reati societari nell’ambito del fallimento di quattro società del suo gruppo: Ellemme Srl, Blu Cinematografica Srl, la Blu line Srl e la Maestrale Srl.
Ferrero, dopo l’arresto del 6 dicembre, era passato agli arresti domiciliari ed è tornato libero dopo il rinvio a giudizio del 23 maggio. Tuttavia, sono rimaste attive le misure interdittive che gli impediscono di ricoprire cariche imprenditoriali.
Come riporta Tuttosport, nell’udienza di ieri – mercoledì 21 settembre – l’avvocato Nicola Carratelli ha chiesto la revoca dell’interdizione nei confronti di Ferrero, ma la decisione è stata rimandata alla prossima udienza. Se il provvedimento dovesse davvero essere revocato, Ferrero potrebbe tornare ad occuparsi delle sue aziende e quindi anche della Sampdoria.
Nel frattempo il trustee Vidal e Banca Lazard proseguono la ricerca di soggetti intenzionati a rilevare la società blucerchiata. Nei giorni scorsi ha fatto passi avanti Khalid Faleh al Thani, membro della famiglia regnante del Qatar. Del gruppo interessato all’acquisto fanno parte anche l’ex giocatore di Juve e Samp, Ivano Bonetti, coinvolto per futuri eventuali ruoli tecnici, e Francesco Di Silvio, imprenditore cinematografico originario della Basilicata che già in passato aveva avanzato una proposta d’acquisto al trustee per l’acquisto della Salernitana e si era interessato anche al Foggia. Lo stesso Di Silvio aveva già affermato di avere la procura a trattare da parte di Al Thani.