La Juventus ha deciso di andare avanti con Massimiliano Allegri, anche se in casa bianconera si registra qualche malumore. A partire da Pavel Nedved, vicepresidente che – scrive Il Corriere della Sera – era uno di quelli ad aver posto il tema di un eventuale esonero, già nella riunione di venerdì alla Continassa, con Agnelli, il Ds Federico Cherubini e l’AD Maurizio Arrivabene.
Una scelta che non è stata però avvallata da presidente e amministratore delegato, costretti a guardare ai conti del club oltre che al campo. Il rosso in bilancio incombe, l’assemblea degli azionisti di ottobre pure, e non si vorrebbe appesantire il monte stipendi con un esonero che costerebbe al lordo circa 36 milioni di euro.
Andare avanti con Allegri non significa essere soddisfatti. Al contrario, guai ce ne sono disseminati un po’ ovunque. La squadra pare non rispondere alle sollecitazioni del tecnico e l’attuale panorama offre un’infermeria zeppa e un centrocampo a pezzi, per una squadra decimata.
Eppure il tecnico è convinto di rimontare, almeno in campionato, non appena riavrà qualche pezzo. Da Pogba a Chiesa, resta da capire quando. L’altro tarlo del club è che Allegri non sia più ai comandi della squadra o che più di qualcuno vada per i fatti suoi: a partire da Di Maria, per finire a Bonucci e Danilo, superstiti della vecchia guardia, che fin qui hanno tentato di tenere unita la compagnia.