Juve, Allegri esonerato? Il potenziale impatto a bilancio

La sconfitta contro il Monza ha ulteriormente complicato la situazione per Massimiliano Allegri in casa Juventus. Il tecnico bianconero, in tribuna all’U-Power Stadium dopo la squalifica per il rosso contro…

Allegri favorite Scudetto
(Foto: Stefano Guidi/Getty Images)

La sconfitta contro il Monza ha ulteriormente complicato la situazione per Massimiliano Allegri in casa Juventus. Il tecnico bianconero, in tribuna all’U-Power Stadium dopo la squalifica per il rosso contro la Salernitana, non è riuscito ad invertire la rotta, trovando la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con il Benfica in Champions League.

Ieri, prima della gara contro i brianzoli, l’amministratore delegato della Juventus Maurizio Arrivabene si era esposto così sulla posizione di Allegri: “Cambiare guida tecnica sarebbe assolutamente una follia. Oggi come oggi i problemi vanno visti a 360 gradi. Siamo usciti da anni difficili che hanno pesato, non solo nel calcio. Fare processi sommari non aiuta una società come la Juventus a lavorare sulla disciplina – ha detto il dirigente ai microfoni di Sky Sport -. Max non ha solo un contratto, ma un programma da sviluppare in quattro anni. Così come io ho un programma. Abbiamo dei problemi, accusando una sola persona e lasciandola sola non si risolvono. Bisogna lavorare insieme e guardare avanti”.

Per ora, quindi, il club bianconero va avanti con Allegri. Tuttavia, la situazione per il tecnico resta complicata: cosa succederebbe, a livello economico, se la Juventus decidesse di esonerare l’allenatore livornese?

Allegri è tornato alla Juventus nel maggio 2021, firmando un accordo fino al 2025 da 7 milioni di euro netti (pari a circa 12,95 milioni di euro lordi). Considerando i tre mesi già trascorsi nella stagione 2022/23, Allegri deve ancora ricevere da contratto poco più di 19 milioni di euro netti, di cui 5 per il resto dell’annata in corso e 7 ciascuno per le prossime due stagioni, per un valore lordo intorno ai 36 milioni di euro.

Al netto di eventuali accordi per buonuscite, quindi, è questa la cifra che la Juventus dovrebbe trovarsi a versare al tecnico livornese in caso di esonero. Una cifra che, a livello di conto econonico a bilancio, il club bianconero potrebbe anche già accantonare nell’esercizio al 30 giugno 2022 (atteso in perdita per circa 250 milioni) se l’esonero arrivasse prima dell’approvazione definitiva del bilancio stesso.

Una mossa che potrebbe aiutare in particolare per quanto riguarda il rispetto dei paletti del FPF, considerando che il costo dell’esonero finirebbe in un bilancio non inserito tra quelli sotto prossima analisi dell’UEFA, con la Juventus che potrà fare registrare un deficit di bilancio aggregato di massimo 60 milioni di euro nei tre anni tra il 2023/24 e il 2025/26.

A tutto questo, va poi aggiunto quello che sarebbe, nel caso, il costo del suo successore in panchina.