Barça, pronta una causa dai soci per l’accordo con Socios

Per la seconda sessione di mercato estiva consecutiva, il Barcellona non ha avuto vita facile per tesserare i suoi nuovi acquisti a causa della disastrosa situazione economico-finanziaria e delle regole…

Laporta attacco Real Madrid
Joan Laporta (Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Per la seconda sessione di mercato estiva consecutiva, il Barcellona non ha avuto vita facile per tesserare i suoi nuovi acquisti a causa della disastrosa situazione economico-finanziaria e delle regole imposte dalla Liga spagnola, che prevede un tetto salariale, un limite di spesa per ammortamenti, stipendi e altre voci che non può essere superato dai club ed è legato al loro fatturato.

Il club catalano è secondo, dietro solo ai rivali del Real Madrid, nella classifica del tetto salariale per la stagione 2022/23. I bluagrana sono passati da un limite di -144 milioni nello scorso mercato invernale ad averne 656 milioni. La società ha riassestato il proprio limite salariale dopo un’estate segnata dall’attivazione di diverse leve finanziarie.

La società è stata costretta a vendere il 25% dei diritti tv per i prossimi 25 anni al fondo Sixth Street e allo stesso tempo ha ceduto una doppia quota del 24,9% dei Barça Studios – il comparto che si occupa di NFT, Token e metaverso – a Socios e a Orpheus Media, società di (co-fondatore di Mediapro).

Proprio in merito alla cessione dei Barça Studios, un gruppo di soci sarebbe pronto a far causa al club, in quanto questa vendita è avvenuta senza il voto o l’approvazione dei delegati. Nella giornata dell’Assemblea, il 23 ottobre 2021, Juli Guiu, il Vicepresidente dell’area marketing del club, ha spiegato le tre leve attraverso le quali poteva essere venduto fino al 49%: BarçaTV, social network e BarçaTV+ .

I potenziali querelanti ritengono che la vendita sia andata ben oltre l’attività audiovisiva per la quale il consiglio aveva il permesso. Laporta, nel giorno dell’accordo con Socios.com, ha parlato di “metaverso e NFT”. Tali beni non potevano essere venduti senza autorizzazione.