Paul Pogba è stato davvero vittima dei suoi estortori, che lo hanno minacciato fino a fargli pagare 100.000 euro. Questo non li avrebbe minimamente accontentati, dal momento che l’ulteriore richiesta di denaro al giocatore della Juventus è stata di 13 milioni di euro: lo rivela l’emittente francese RMC Sport citando i propri redattori di cronaca nera e giudiziaria.
Secondo quanto ha appreso l’emittente, nell’interrogatorio del 9 agosto scorso davanti agli inquirenti francesi, il centrocampista ha ammesso che, dopo parecchie pressioni subite a partire dal mese di marzo, fra cui la richiesta di 13 milioni di euro, aveva cominciato a versare grosse somme di denaro e persone da lui frequentate in passato.
In totale, Pogba afferma di aver pagato 100.000 euro, pensando di guadagnare tempo e accontentare in qualche modo gli estorsori. I quali, al contrario, hanno insistito con l’iniziale, enorme, somma richiesta, giungendo a far arrivare le loro pressioni sul giocatore fino all’estero, prima in Inghilterra, poi in Italia. A quel punto, senza più sapere cos’altro fare, Pogba ha sporto denuncia prima in Italia, poi in Francia, dove la magistratura ha aperto un’inchiesta.
Stando alle informazioni di RMC, il giocatore ha escluso davanti agli inquirenti qualsiasi storia legata a stregoneria o “marabout” per lanciare un “malocchio” contro il compagno di nazionale Kylian Mbappé, al contrario di quanto afferma il fratello di Pogba, Mathias, che afferma di avere in mano le prove. Il giocatore sostiene invece che queste sue “vecchie conoscenze” ritengono che lui sia debitore nei confronti di chi “lo ha protetto per anni”, di chi “ha garantito la sua sicurezza”. In Francia, l’indagine preliminare attualmente aperta potrebbe sfociare nell’affidamento del dossier ad un giudce istruttore già nei prossimi giorni.