YouTube studia un hub di canali pensando a Netflix e DAZN

Un contenitore online per i servizi di streaming video. Sarebbero questi i piani di YoutTube, piattaforma controllata da Alphabet, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Per il quotidiano la…

YouTube canali gratuiti
Il logo di YouTube (Image credit: Depositphotos)

Un contenitore online per i servizi di streaming video. Sarebbero questi i piani di YoutTube, piattaforma controllata da Alphabet, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Per il quotidiano la nuova piattaforma (di fatto un “negozio” di canali online, un channel store) sarebbe in lavorazione da almeno 18 mesi e potrebbe essere disponibile già da questo autunno.

I concorrenti sarebbero le varie Amazon, Apple e Roku (non disponibile in Italia, fornisce ad esempio un abbonamento Paramount+ sul suo canale). La mossa permetterebbe a YouTube di non spendere soldi per contenuti originali, consentendo accesso ad altri servizi di streaming, generando entrate: YouTube fungerebbe da intermediario tra streamer e abbonato, prendendo una percentuale della quota di abbonamento.

YouTube offrirebbe in dote circa due miliardi di spettatori al mese, una prospettiva allettante per quei servizi di streaming che vogliono raggiungere più utenti tramite la popolare app di intrattenimento.  La cross-platform, questo il nome tecnico del modello, a cui YouTube starebbe lavorando sarebbe una facilitazione per tutti. Sul piatto la società metterebbe la solidità della sua piattaforma, già testata da anni per contenuti live ed eventi in diretta.

Le difficoltà della piattaforma DAZN durante la prima di campionato potrebbero fare pensare di rimandare a una soluzione di questo tipo, che consentirebbe al servizio di streaming di allargare anche il proprio bacino di utenti. Lato clienti, invece, la soluzione YouTube placherebbe l’ansia dei surfisti dei servizi su abbonamento con canone periodico: deciderebbero gli algoritmi e la qualità di quello che si offre.

Non solo. Dopo lo storico sorpasso di Disney+ ai danni di Netflix, la soluzione potrebbe rimescolare le carte del pianeta streaming ancora una volta. Non resta che attendere l’autunno per capire se YouTube darà il via a questo nuovo progetto.