Il centrosinistra scalda i motori in vista del 25 settembre e inizia a schierare volti noti della politica e della società civile: Pd e +Europa candidano nelle loro liste Mr Spending Review, Carlo Cottarelli.
Il noto economista ‘con il trolley’ sarà a capo della lista Democratici e progressisti nel proporzionale, ma sarà presente anche in un collegio uninominale al nord. “Ho lavorato con le agorà democratiche. È stato per me naturale accettare l’offerta che mi veniva dal Partito Democratico e Più Europa – ha detto Cottarelli -. Non è stato possibile portare avanti un percorso con Azione, ma guardiamo avanti”.
“L’Italia è a un bivio politico – ha aggiunto in una lettera inviata a Repubblica -. Le due visioni del mondo, quella conservatrice e quella progressista sono entrambe legittime (non ci sarebbe bisogno di dirlo ma i toni troppo accessi delle ultime campagne giustificano il chiarimento). Ma sono visioni molto diverse. Per me essere progressista vuol dire mettere al centro della politica la giustizia sociale, intesa come possibilità di crescita personale che tutti devono avere indipendentemente dal fatto di essere nati da una famiglia benestante o meno, dal fatto di essere nati maschi o femmine, dal fatto di essere nati al Nord, al Centro, al Sud, o con disabilità o meno”.
“L’Italia è a un bivio economico. Il PNRR è stato portato avanti con energia dal governo Draghi. Questo, insieme a un uso oculato delle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dalla BCE ha consentito una forte ripresa. Non siamo più il fanalino di coda dell’Europa. Anzi. C’è chi ha affossato prematuramente il governo Draghi e chi parla di rinegoziare il PNRR. E c’è chi si illude che la BCE debba continuare per sempre, anche in diverse condizioni di inflazione, a stampare euro come fosse il nostro bancomat. Gli spazi di bilancio andranno inevitabilmente a ridursi. Diventa allora fondamentale usare le più limitate risorse in modo oculato, dando priorità alla pubblica istruzione, alla sanità, agli investimenti pubblici”.
Noto tifoso interista, Carlo Cottarelli è conosciuto a livello calcistico in particolare per il suo progetto di azionariato popolare Interspac, che si poneva l’obiettivo di acquisire una quota di minoranza dell’Inter, coinvolgendo circa 50 tifosi vip nerazzurri. Un progetto che, per ora, sembra tuttavia naufragato. «Noi abbiamo fatto quello che avevamo promesso di fare, cioè preparare un business plan. Abbiamo lavorato con Deloitte Consulting. Ma la proprietà della società non è interessata a lavorare con noi. E quindi noi non possiamo andare avanti. Mi spiace ma è così. Magari in futuro le cose cambieranno», le ultime parole sul tema da parte di Cottarelli, lo scorso 5 luglio intervistato da la Prealpina.