[DOCUMENTI] Blue Skye: «Da Elliott finta cessione per aggirare l’UEFA»

“I benefici dell’operazione per il gruppo Elliott: le innominabili ragioni dell’operazione”. Si intitola così un paragrafo dell’atto di accusa da parte di Blue Skye nei confronti del fondo Elliott per…

Elliott offerta minoranza United
Il numero uno del fondo Elliott, Paul Singer (Foto: Thos Robinson/Getty Images for New York Times)

“I benefici dell’operazione per il gruppo Elliott: le innominabili ragioni dell’operazione”. Si intitola così un paragrafo dell’atto di accusa da parte di Blue Skye nei confronti del fondo Elliott per la cessione del Milan, come emerge dai documenti che Calcio e Finanza ha potuto visionare nella causa intentata in Lussemburgo per fermare l’operazione che porterà il club rossonero nelle mani di RedBird.

Una accusa che si snoda attraverso diversi passaggi tecnici, arrivando fino alle richieste da parte dei Blue Skye (attualmente azionista di minoranza del fondo Usa nella catena di controllo del Milan) nei confronti di Elliott anche a livello economico. Ma c’è un passaggio, in particolare, da cui emerge una pesante accusa verso il fondo guidato da Paul Singer.

Secondo Blue Skye, infatti, “il Gruppo Elliott trae un conseguente immediato beneficio dalla situazione”, perché è indiscutibile che:

  • Elliott manterrà una quota di minoranza in AC Milan, secondo quanto riferito tra il 30% e il 49%, mentre Blue Skye non deterrà più una partecipazione;
  • Elliott sarà creditore del Milan o dell’acquirente a tassi di interessi alti;
  • Elliott manterrà posti nel consiglio di amministrazione del Milan, inclusi il presidente, il direttore generale e altri 2 o 3 su un totale di 9 posti disponibili.

In definitiva, prosegue Blue Skye, “in questo modo il Gruppo Elliott mantiene il pieno controllo” mentre Blue Skye “sarà definitivamente esclusa da AC Milan” né potrà beneficiare della cessione della quota di maggioranza del Milan in alcun modo, vendendo “così privati ​​della loro quota di compenso inizialmente previsto tra i soci: quello che comunemente viene chiamato il carry interest”.

Non solo, però. Perché Blue Skye mette nel mirino il triangolo tra Elliott, Milan e Lille. “Oltre a questo significativo vantaggio, il Gruppo Elliott ha un altro obiettivo”, scrive Blue Skye. “L’UEFA è molto interessata alla situazione dei due club calcistici. Infatti, nel dicembre 2020, il Lille ha cambiato proprietà passando da Gérard Lopez al principale creditore del club, il Gruppo Elliott. All’epoca, la UEFA aveva consentito a entrambi i club, Lille e AC Milan, di partecipare all’Europa League, durante la quale si erano affrontati anche nella fase a gironi. Ufficialmente, le azioni del Lille sono state successivamente vendute a un ente denominato Merlyn Partners SCSp, un fondo di investimento lussemburghese (più precisamente, tali azioni sono di proprietà di una società francese denominata L. Holding, a sua volta controllata di una società lussemburghese denominata Callisto Sporting S .àr.l., che è la filiale di Merlyn Partners SCSp)”, prosegue Blue Skye.

“Tuttavia, la UEFA sembra essere stata incuriosita dalla creazione di Callisto Sporting S.à r.l. a maggio 2021 di due azioni A2, che danno un diritto di veto piuttosto invadente nella stessa gestione di LOSC. I beneficiari di questo diritto di veto sono le società domiciliate allo stesso indirizzo della sede centrale di Elliott. Pertanto, la UEFA è interessata al fatto che il Gruppo Elliott, proprietario del Milan – tramite Genio e King George – (insieme a Blue Skye), eserciti un controllo significativo sul Lille. Tuttavia, lo stesso articolo 5 del regolamento UEFA Europa League recita: “Nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di un club che partecipa alle competizioni UEFA per club””.

“Tuttavia, nell’ultima stagione sia Lille che AC Milan hanno giocato in Champions League. Esiste quindi il rischio concreto che vengano comminate sanzioni a entrambi i club, se non a uno di essi (a questo proposito, va notato che il Lille non parteciperà alla Champions League il prossimo anno, il che aumenta il rischio che una sanzione sarà imposto al Milan). Inoltre, ci sono stati trasferimenti tra i due club, le cui condizioni potrebbero essere messe in discussione visti i legami esistenti tra il Gruppo Elliott e Lille”.

“È proprio in questo contesto che è avvenuta all’improvviso la cessione del Milan, senza che Blue Skye ne abbia mai discusso con il Gruppo Elliott”, prosegue Blue Skye, sottolineando come la dimostrazione sia nel fatto che “il processo di vendita sia stato nascosto a Blue Skye”.

E la società conclude poi con l’accusa. “Questa cessione, a parte il fatto che comporta l’espulsione di Blue Skye da comproprietario del Milan, è, come risulta da quanto sopra, solo una finzione (è utilizzato il termine inglese masquerade, ndr) per cercare di ingannare la UEFA, poiché alla fine uno schema simile a quello utilizzato per il Lille verrebbe riprodotto, con il Gruppo Elliott che manterrà il controllo effettivo del Milan (rimanendo il principale creditore e azionista di minoranza), pur non essendo, formalmente, proprietario di due club in evoluzione in Champions League”.