Il calcio europeo cerca risorse negli USA. La UEFA ha deciso di lanciare gli inviti a presentare offerte per il prossimo ciclo di diritti televisivi delle sue competizioni per club e si prevede che le offerte supereranno i 2 miliardi di dollari (2 miliardi di euro al cambio attuale) per un contratto di sei anni, più del doppio di quello che la UEFA ottiene ogni anno con gli accordi attuali.
Le società interessate sono state invitate a presentare offerte per la UEFA Champions League e per l’Europa League e Conference League. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 15 agosto. Secondo quanto riportato da Bloomberg, ci sono già state discussioni preliminari con la NBC, ESPN, CBS e altri colossi tra i quali Amazon, Apple, Fox, Warner Bros. Discovery, Univision e DAZN, che in Italia opera come player principale della Serie A.
Paramount e Univision detengono attualmente i diritti statunitensi della Champions League. I due broadcaster pagano circa 145 milioni di dollari all’anno insieme. La UEFA ha apportato diverse modifiche per rendere i propri diritti più interessanti per i media. Il numero di squadre crescerà da 32 a 36 a partire dal 2024. Per la prima volta, le emittenti possono fare offerte per i diritti fino a sei anni, dal 2024 al 2030, dando alle emittenti più tempo per aumentare le proprie capacità di marketing e produzione.
Sono state inoltre aggiunte delle partite a gennaio, il che potrebbe aiutare i servizi di streaming che altrimenti rischierebbero di vedere un calo degli abbonati quando il torneo si prende una pausa in quel mese.
Il processo di offerta è gestito da Relevent Sports Group, co-fondato dal proprietario dei Miami Dolphins Stephen M. Ross. A febbraio, Relevent ha vinto i diritti per fare da intermediario negli accordi con i media statunitensi, battendo altre agenzie come Octagon e IMG di Endeavour promettendo di vendere i diritti per almeno 250 milioni di dollari all’anno.