UEFA, FIFA e governi: tutti contro la Superlega

Si terrà tra lunedì e martedì in Lussemburgo presso la Corte di giustizia Ue l’udienza in merito alla Superlega, a quasi quindici mesi dalla proclamazione del torneo separatista. Gli schieramenti…

Nuova Superlega format

Si terrà tra lunedì e martedì in Lussemburgo presso la Corte di giustizia Ue l’udienza in merito alla Superlega, a quasi quindici mesi dalla proclamazione del torneo separatista. Gli schieramenti sono chiari: da un lato Uefa, Fifa, Parlamento, Commissione e Consiglio UE, Eca, federazioni, leghe, giocatori, tifosi e una ventina di governi, compreso quello italiano; dall’altro Juventus, Real Madrid e Barcellona, i tre club rimasti a sostegno del progetto.

Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, l’obiettivo dei tre “azionisti” della Superlega è dimostrare l’abuso di posizione dominante dell’Uefa che non potrebbe più avere il monopolio nell’organizzazione dei tornei. Un tentativo piuttosto complesso visto che la UEFA, ridistribuisce quasi il 100% dei propri ricavi a federazioni, club e calcio minore.

Inoltre, l’Uefa non impedisce la nascita di tornei concorrenti, ma non può ammettere che qualcuno partecipi anche a quelli esterni che non rispettano il “modello europeo”, organizzato su base piramidale, con promozioni e retrocessioni e non un sistema chiuso come il modello americano dell’NBA al quale in parte si ispira la Superlega.

Lunedì parleranno prima i rappresentanti della Superlega, poi ci saranno le arringhe di Uefa, Fifa, lega e federcalcio spagnole, governo italiano e un’altra ventina di governi, compresi Francia e Spagna, e la Commissione UE. Solo il Lussemburgo è per la Superlega.

Martedì ci sarà poi il dibattito con le domande dei 15 giudici della Corte di giustizia UE ai partecipanti. L’avvocato generale Rantos darà il suo parere (non vincolante) ai giudici a settembre/ottobre, prima della sentenza attesa tra dicembre 2022 e gennaio del 2023.

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