Chi sono i manager pubblici più ricchi in Italia? A questa domanda ha provato a rispondere MF-Milano Finanza, che ha stilato la graduatoria dei cosiddetti “Paperoni di Stato”. Persone ai vertici di partecipate dello Stato ed enti pubblici, agenzie, autorità portuali, e che in ragione dei loro incarichi ogni anno sono tenuti a depositare alla presidenza del Consiglio le proprie dichiarazioni dei redditi, in ossequio alle norme sulla trasparenza.
Redditi a sei cifre e in alcuni casi anche sette. Un elenco di 360 nomi, dal quale emerge una mappa dei redditi complessivi dei titolari di poltrone pubbliche. Non soltanto gli emolumenti per gli incarichi per i quali sono tenuti a sottostare agli obblighi di trasparenza, ma anche altre entrate, da attività professionali e private compatibili con l’incarico ricoperto, e beni posseduti.
Nell’analisi non rientrano quei manager che, anche con dichiarazioni di peso, non ricevono alcun compenso per l’incarico indicato oppure per i quali tale ruolo ha un peso marginale. I dati sono riferiti alle dichiarazioni 2021 su redditi conseguiti nel 2020.
Manager pubblici più ricchi in Italia – Ferraris guarda tutti dall’alto
A svettare in questa speciale classifica dei Paperoni di Stato, superando i 6,1 milioni di euro, è Luigi Ferraris, ceo di Ferrovie. Nell’elenco, in quanto ancora in carica nel 2020, compare anche Gianfranco Battisti, predecessore di Ferraris al vertice della società di Piazza della Croce Rossa, con 732mila euro, cifra che tiene conto anche del compenso da direttore generale, pari a 580mila euro. Altri nomi del mondo Ferrovie sono quelli dell’attuale presidente, Nicoletta Giadrossi (109mila euro) e del suo predecessore Gianluigi Vittorio Castelli (491mila).
Il secondo gradino del podio è occupato dall’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo (1,2 milioni), mentre il presidente Luciano Carta registra poco più di 524mila euro. Delle grandi quotate pubbliche il gruppo della difesa e dell’aerospazio è l’unica presente. Sopra la soglia del milione di euro è anche Michaela Castelli, la dirigente più ricca d’Italia – terza nella graduatoria stilata da MF-Milano Finanza – e prima donna in questa speciale classifica.
In ambito istituzionale spicca nell’elenco il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco con un reddito complessivo di 727mila euro. Restando in Via Nazionale il direttore generale Luigi Federico Signorini dichiarava invece poco più di 424mila euro. Spostandosi invece in Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini, presidente della spa del Tesoro e professore all’università Bocconi, nonché presidente di Fila e dal 2021 nel cda di Tim, dichiarava poco più 545mila.
Nella top 20 entra anche il sovraintendente della fondazione Teatro San Carlo di Napoli, Stéphane Lissner, (416mila euro) il cui compenso annuo lordo per l’incarico è di 240mila euro, il direttore generale della Camera arbitrale di Milano, Stefano Azzali, e l’amministratore delegato di Cinecittà Spa, Nicola Maccanico.
Manager pubblici più ricchi in Italia – La classifica
Questa la graduatoria con le prime posizioni (il reddito complessivo è composto da emolumenti più altre entrate):
- Luigi Ferraris (Ferrovie dello Stato, AD) – 6.187.134 euro
- Alessandro Profumo (Leonardo, AD) – 1.250.569 euro
- Michaela Castelli (Sea, presidente) – 1.172.839 euro
- Ignazio Visco (Banca d’Italia, governatore) – 727.207 euro
- Gianfranco Battisti (Ferrovie dello Stato, AD – carica cessata) – 723.589 euro
- Stefano Azzali (Camera arbitrale di Milano, direttore generale) – 704.091 euro
- Giovanni Gorno Tempini (Cassa Depositi e Prestiti, presidente) – 545.290 euro
- Luciano Carta (Leonardo, presidente) – 524.498 euro
- Gianluigi Vittorio Castelli (Ferrovie dello Stato, presidente – carica cessata) – 491.162 euro
- Nicola Maccanico (Cinecittà Spa, AD) – 477.438 euro
- Luigi Federico Signorini (Banca d’Italia, direttore generale) – 424.493 euro
- Carlo Scarpa (Brescia mobilità Spa, presidente) – 421.904 euro
- Nazareno Ventola (Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, AD e direttore generale) – 417.464 euro
- Stephane Lissner (Fondazione del Teatro San Carlo di Napoli, sovrintendente) – 416.773 euro
- Gina Giani (Toscana Aeroporti Spa, AD – carica cessata) – 411.110 euro
- Andrea Viero (Invitalia, presidente) – 392.671 euro