I Golden State Warriors da questa notte tornano sul tetto del mondo, chiudendo la serie finale dei playoff NBA per 4-2 sui Boston Celtics. La franchigia di San Francisco al TD Garden di Boston si è imposta 103 a 90, trascinata dalla leggenda Stephen Curry, autore dell’ennesima prestazione extralusso di questa stagione con 34 punti.
Per i Warriors si tratta del quarto titolo in 8 stagioni, il sesto nella loro storia, e del quarto anello per Steph Curry, Klay Thompson, Draymond Green e la guida tecnica della squadra, Steve Kerr. Il numero 30 è stato eletto MVP delle Finals, per la prima volta in carriera, entrando nel club d’élite dei giocatori con quattro titoli NBA, più di un MVP in stagione regolare e il titolo conquistato nella notte di miglior giocatore della serie finale insieme a leggende del calibro di Michael Jordan, Lebron James, Magic Johnson, Kareem Abdul Jabbar e Tim Duncan.
L’ennesimo successo che ha contribuito a far crescere ulteriormente il valore dei Golden State Warriors. La franchigia è stata acquisita nel 2010 da Joe Lacob per 450 milioni di dollari. Il valore attuale della squadra campione della National Basketball Association è di 6,03 miliardi di dollari, una crescita del 1200% in 12 anni.
I 6 miliardi di dollari hanno fatto salire gli Warriors al secondo posto tra le franchigie NBA per valore. Davanti alla squadra di San Francisco restano solo i New York Knicks, il cui valore è pari a 6,12 miliardi di dollari. La valutazione media tra le trenta società della NBA è pari a 2,58 miliardi di dollari.
Oltre ai risultati sportivi, un altro fattore che ha permesso a Golden State di piazzarsi stabilmente tra le franchigie NBA dal valore più elevato è stata l’apertura della nuova arena, il Chase Center, inaugurato nella baia di San Francisco nel 2019 e per la cui costruzione l’investimento è stato di un miliardo.