Diritti tv, Galliani: «Ampliare l’offerta a più piattaforme»

Adriano Galliani si sta godendo la promozione del suo Monza in Serie A, ma con la testa è già proiettato al 2022/23. In questi giorni l’AD del club brianzolo è…

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(Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Adriano Galliani si sta godendo la promozione del suo Monza in Serie A, ma con la testa è già proiettato al 2022/23. In questi giorni l’AD del club brianzolo è tornato in Lega dopo anni: «Mi sono presentato così: “sono il giovane dirigente di una società neopromossa e sono qui per imparare”, suscitando qualche risata. Ho detto due parole in tutto perché i temi all’ordine del giorno erano relativi alla stagione 2021/22. Si è parlato anche della prossima, chiaro, in particolare della vendita dei diritti esteri», ha esordito in un’intervista a Il Corriere dello Sport.

Diritti tv, uno dei temi centrali proprio dell’ultima assemblea, con un focus su quelli esteri: «I vertici della Lega vivono questa situazione come un problema, un enorme problema. Sui domestici siamo messi bene, ma sugli esteri si è verificato un tracollo. Adesso la Lega ha aperto un paio di sedi fuori dall’Italia, l’intenzione è quella di rilanciare il campionato. Anche la Liga, non solo la Premier, rappresenta una concorrenza temibile».

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Galliani dice la sua anche sull’interesse mostrato nei confronti del calcio italiano dagli USA: «I nostri club sono asset che si comprano con poco, o a molto meno che altrove, e il loro valore può aumentare in modo considerevole. Il Chelsea è stato appena acquistato per 4 miliardi di sterline (il club è stato valutato 2,5 miliardi di sterline, ndr), mentre il nostro club più prestigioso, il Milan, per un miliardo e due. Quindici anni fa il valore di una realtà dei principali sport americani – basket, hockey, baseball, football – era di 500 milioni, oggi può arrivare a 3 miliardi di dollari».

Sugli obiettivi per il Monza, l’AD ha le idee chiare e punta «a far parte stabilmente del lato sinistro della classifica, ci si riesce soltanto attraverso una crescita complessiva. Penso ad Atalanta, Sassuolo, Verona. A settembre il Monza avrà speso 20 milioni per migliorare l’impiantistica, le strutture, ovviamente partendo dal 2018. Due sono gli step per lo stadio: il primo, l’apertura della tribuna est, che avverrà in agosto per l’esordio in coppa Italia, e porterà la capienza a 16mila posti. Il secondo la stagione seguente: ispirandoci al modello Dacia Arena di Udine, vogliamo arrivare a 25mila anche attraverso la copertura a C delle due curve e della tribuna est. Monzello, che presto si chiamerà Centro Luigi Berlusconi, in onore del padre del presidente, ha 7 campi e ospita tutte e 15 le nostre squadre».

Tornando ai diritti tv della Serie A, Galliani fa una riflessione importante, che appare come un’indicazione per il prossimo futuro: «Si deve arrivare a un sistema di rilevamento più completo, che tenga conto dei locali pubblici e delle seconde case. Inoltre, è necessario ampliare l’offerta a più piattaforme, il calcio deve essere fruibile da tutti i device».

Infine, una battuta sul budget per il Monza in Serie A: «Il budget lo farò in questi giorni, mi aspetta una full immersion estiva che non prevede weekend ma solo week. Cambieremo tanto, come abbiamo sempre fatto, per adeguare la rosa alla categoria. Punteremo comunque sui giovani, non sui nomi che leggo in questi giorni».