Polemiche per il Ponte Morandi, Benetton: «Cambieremo nome a Schema 43»

Schemaquarantatre, la società veicolo che lancerà l’Opa su Atlantia per conto del fondo Blackstone e di Edizione, la holding dei Benetton, cambierà nome. Lo annuncia il presidente di Edizione, Alessandro…

Atlantia delisting ufficiale

Schemaquarantatre, la società veicolo che lancerà l’Opa su Atlantia per conto del fondo Blackstone e di Edizione, la holding dei Benetton, cambierà nome. Lo annuncia il presidente di Edizione, Alessandro Benetton, dopo le polemiche per il fatto che il nome della ‘bidco’, che usa il sistema tradizionale utilizzato dalla famiglia per denominare le società di scopo con un numero progressivo, corrisponde al bilancio dei morti per il crollo del Ponte Morandi di Genova. “Abbiamo dato l’ordine alle strutture aziendali”, spiega Alessandro Benetton a margine della presentazione della sua autobiografia a Milano.

“Questa scivolata della nostra struttura aziendale lascia anche me a bocca aperta: abbiamo dato immediatamente ordine che il nome della società venga cambiato, anche come gesto di discontinuità che questo meccanismo dei numeri consequenziali venga stoppato e si passi ad altro”, aggiunge Alessandro Benetton prima della presentazione del libro ‘la traiettoria’.

Il nome della società infatti aveva scatenato le polemiche. «È forse una barzelletta? Non lo è – dice Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi -. “Schemaquarantatre”. come i nostri 43 morti, è il nome della società che gestirà le quote dei Benetton acquisite con i soldi degli italiani. Siamo schifati e delusi. Possiamo capire la ratio, ma un minimo di attenzione, di etica, avrebbero dovuto usarla. Ci è sembrato di cattivo gusto, l’ennesima cattiveria».

Raffaella Paita, presidente della commissione Trasporti della Camera, ha dichiarato: «Anche se i Benetton spiegano che il nome ha un significato diverso dal numero delle vittime è bene che lo cambino: va evitato ogni possibile, terrificante fraintendimento. Non si può fare a meno di rilevare con amarezza che dimostrano, ancora una volta, una totale inadeguatezza e un’imperdonabile mancanza di tatto nei confronti delle vittime».