Chelsea, respinta l’offerta da 5 miliardi di Ratcliffe

E’ stata respinta l’offerta presentata dal miliardario britannico Jim Ratcliffe per l’acquisto del Chelsea. L’imprenditore si era inserito all’ultimo momento con una proposta da 4,25 miliardi di sterline (5 miliardi…

Barcellona cessione Ratcliffe
(Foto: VALERY HACHE/AFP via Getty Images)

E’ stata respinta l’offerta presentata dal miliardario britannico Jim Ratcliffe per l’acquisto del Chelsea. L’imprenditore si era inserito all’ultimo momento con una proposta da 4,25 miliardi di sterline (5 miliardi di euro circa al cambio attuale) per il club londinese, la banca statunitense Raine Group, che gestisce il processo per la cessione, ha respinto l’offerta.

«La nostra offerta è stata respinta, ma continueremo a ricordare alla gente che siamo ancora qui», ha detto Tom Crotty, direttore di Ineos (azienda di proprietà di Ratcliffe) a Bloomberg. Ratcliffe ha deciso di lanciare una sfida dell’ultimo minuto all’ex presidente di Guggenheim Partners Todd Boehly per il controllo dei Blues. Boehly è emerso come il favorito per il club, che vedrà la fine dell’era Roman Abramovich.

Ratcliffe ha annunciato la sua offerta al termine di un processo che dura da diverse settimane, e durante il quale Raine aveva studiato proposte separate da parte di Boehly, dall’uomo d’affari britannico Martin Broughton e dal co-presidente di Bain Capital – e nuovo socio dell’Atalanta – Stephen Pagliuca.

Crotty ha detto che Ineos aveva già studiato un’acquisizione del Chelsea negli ultimi anni, ma era stata scoraggiata dal prezzo richiesto. Si tratta dello stesso motivo che ha contribuito ad un ingresso tardivo tra gli offerenti anche questa volta. «Ora i numeri sembrano più sensati», ha detto Crotty.

Abramovich ha messo il Chelsea in vendita all’inizio di marzo, poco prima che il Regno Unito lo sanzionasse a causa dei suoi legami con il presidente russo Vladimir Putin. Da allora, il Chelsea è stato sottoposto a una serie di restrizioni che gli hanno impedito di vendere alcuni biglietti e merchandising per le partite e gli hanno impedito di negoziare contratti per nuovi giocatori. Il Chelsea sta attualmente operando con una licenza speciale del governo del Regno Unito che scadrà il 31 maggio.