La Serie A insiste con la FIGC: indice di liquidità a 0,4

La Serie A insiste con la FIGC sul tema dell’indice di liquidità. Oggi la Federcalcio si riunirà per varare i nuovi requisiti di iscrizione ai campionati e tra questi dovrebbe…

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(Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

La Serie A insiste con la FIGC sul tema dell’indice di liquidità. Oggi la Federcalcio si riunirà per varare i nuovi requisiti di iscrizione ai campionati e tra questi dovrebbe rientrare proprio questo indicatore, il rapporto fra attività e passività correnti di un club, che il presidente Gabriele Gravina vorrebbe fissare come minimo a quota 0,5.

Nelle intenzioni della FIGC, il rispetto di questo parametro sarà necessario per l’iscrizione alla Serie A già a partire dalla stagione 2022/23, così da iniziare subito il percorso di risanamento dei bilanci del calcio. Tuttavia, i club chiedono tempo e in una controproposta visionata da MF-Milano Finanza hanno chiesto una soglia a 0,4. Un numero legato al caos prodotto dalla pandemia nei conti dei club.

Non solo, la Lega presieduta da Lorenzo Casini chiede alla FIGC anche di modificare i fattori dell’indice. Nelle attività correnti, si legge nella proposta, andrebbero infatti inclusi i diritti pluriennali della rosa, considerando il costo storico di acquisto «dal momento che i valori dei calciatori sono in gran parte ammortizzati e che non sono valorizzati a bilancio i giocatori a parametro zero e del settore giovanile».

La compravendita di calciatori è del resto «un’attività caratteristica delle società calcistiche» che vale circa un quarto dei ricavi di esercizio (più di biglietteria, sponsor e introiti commerciali) e attraverso le plusvalenze rientra a pieno diritto nel valore della produzione dei club. La Lega suggerisce poi di togliere dalle passività correnti i debiti verso banche e fornitori legati a infrastrutture e relativi ai pagamenti delle rate di mutuo che scadono nei 12 mesi.

La proposta – conclude il quotidiano – contiene anche altri aggiustamenti volti soprattutto ad allineare l’indice di liquidità al contesto economico eccezionale creato dalla crisi pandemica. Oggi si vedrà come saranno accolte queste richieste dalla FIGC, ma la Lega appare determinata a dare battaglia, fino a ricorrere contro eventuali delibere del Consiglio federale, nonché a bloccare i pagamenti a favore delle Leghe minori.