Dal 1990 ad oggi sono stati ristrutturati o realizzato solo il 12% degli stadi di Serie A, con Il 49% degli impianti di A che risale a prima del 1949. Sono queste le cifre riportate dal Sole 24 Ore sulla situazione degli impianti sportivi in Italia. Un settore che oggi, per quanto riguarda i nuovi progetti in via di sviluppo, vale qualche miliardo di euro.
«Dare un valore esatto non è certo semplice, ma sicuramente si tratta di miliardi», spiega al quotidiano Christian Recalcati, managing director di Sportium, società del Gruppo Progetto Cmr specializzata nell’ideazione, progettazione e sviluppo di impianti sportivi. Ma un settore che è rimasto fermo a lungo. «Il 49% degli stadi di A risale a prima del 1949 – spiega ancora Recalcati -, il 59% di quelli della B e il 45% di quelli della C. Dopo il 1990 sono stati ristrutturati o realizzato solo il 12% degli stadi di serie A, il 5 % di quelli della B e il 15% di quelli della C».
«Diciamo pure che è un settore che dà nuove opportunità all’edilizia sportiva. E lo stadio viene visto come un asset class, prodotto immobiliare», spiga Recalcati. Un settore in cui oggi sono quattro in particolare i progetti in fase di sviluppo, tra Milano, Bologna, Firenze e Cagliari. Quest’ultimo, in cui Sportium è coinvolto direttamente, vale 130 milioni in un progetto in cui si prevede la formula della gestione, ossia viene data la struttura in concessione alla società che per cinquant’anni dovrà gestirla per rientrare nell’investimento, con un canone di quasi due milioni di euro all’anno.