La Procura FIGC ha chiesto una inibizione di 12 mesi per il presidente della Juventus Andrea Agnelli e una multa di 800mila euro al club bianconero per l’indagine sulle plusvalenze, nel processo davanti dal Tribunale Federale iniziato oggi e che riguarda altri 10 club tra cui anche il Napoli.
Tra gli altri dirigenti bianconeri, per Paratici, firmatario di 32 contratti con valutazioni giudicate gonfiate, sono stati chiesti 16 mesi e 10 giorni di inibizione, per Cherubini 6 mesi e 20 giorni, per Nedved 8 mesi così come Arrivabene.
Secondo l’accusa della Procura FIGC, come da documenti ufficiali che Calcio e Finanza ha potuto visionare, le operazioni sotto indagine hanno riguardato 90,5 milioni di cessioni per 80,8 milioni di plusvalenze registrate a bilancio. L’accusa, però, parla di “reali” plusvalenze pari a 28,2 milioni, con plusvalenze quindi ritenute fittizie per 60,3 milioni.
Complessivamente, l’impatto sul patrimonio netto secondo la Procura FIGC è di 111,6 milioni di euro. Cifre che, tuttavia, secondo l’accusa non hanno avuto impatto sulla possibilità del club di iscriversi o meno al campionato o di rispettare gli altri paletti: motivo per cui il deferimento nei confronti della Juventus riguarda solo l’illecito amministrativo che può portare al massimo a una sanzione, come appunto confermato dalla richiesta della stessa Procura.