Offerte, prezzi e doppia utenza: gli scenari DAZN per il 2022/23

La stagione calcistica 2021/22 volge al termine, con la lotta Scudetto e la corsa per la salvezza ancora tutte da scrivere in Serie A. Nonostante manchino ancora diversi mesi alla…

Nuovi prezzi DAZN

La stagione calcistica 2021/22 volge al termine, con la lotta Scudetto e la corsa per la salvezza ancora tutte da scrivere in Serie A. Nonostante manchino ancora diversi mesi alla partenza della nuova edizione del torneo, gli stakeholder del massimo campionato italiano sono già inevitabilmente al lavoro per farsi trovare pronti al fischio d’inizio della nuova stagione.

Tra questi c’è anche DAZN, piattaforma di sport in streaming che a partire dal 2021/22 – e fino al 2023/24 – è diventata il player principale del calcio italiano con l’acquisizione dei diritti di trasmissione di tutte le partite del campionato. DAZN trasmette in esclusiva sette gare a giornata, mentre le restanti tre vanno in onda in co-esclusiva con Sky, con la pay-tv di Comcast che ha ceduto il ruolo di attore primario.

Nuovi prezzi DAZN – L’asse con TIM

Va ricordato che DAZN non si è mossa da sola, ma nell’affare Serie A è stata affiancata da TIM, che ha partecipato all’investimento sui diritti televisivi mettendo sul piatto 340 milioni di euro per ogni stagione (sulla cifra complessiva di 840 milioni all’anno). Un accordo di distribuzione esclusiva, parzialmente depotenziato in sede Antitrust dalla rinuncia ad accoppiare fibra e TimVision.

L’asse non ha dato i risultati sperati per più ragioni, ed è una delle cause che ha portato a una rivoluzione interna alla compagnia telefonica con l’addio dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi. Al nuovo AD Pietro Labriola il compito di rinegoziare l’accordo con la piattaforma di sport in streaming, bocciato anche dal collegio dei sindaci dell’azienda, che tra i problemi hanno evidenziato il mancato raggiungimento di un numero adeguato di abbonati.

Nuovi prezzi DAZN – Le sottoscrizioni per la nuova stagione

Ma le questioni da risolvere per DAZN in vista della prossima stagione non si esauriscono qui. Partendo dal tema abbonamenti, la direzione intrapresa dalla piattaforma è quella di un aumento dei prezzi rispetto almeno a quelli dell’anno in corso. Di certo c’è che il prezzo promozionale di 19,90 euro che ha consentito agli utenti di abbonarsi a sconto per il 2021/22 non sarà più disponibile e – stando alle condizioni attuali – si dovrebbe passare a 29,99 euro al mese.

Stesso discorso per chi decide di abbonarsi ai contenuti DAZN attraverso TIM. Attualmente, la compagnia telefonica offre ancora il pacchetto TimVision Gold (con DAZN, Netflix, la Champions League di Infinity+ e Disney+) a un prezzo scontato di 19,99 euro fino al 31 maggio 2022. Cifra che passerà a 29,99 euro al mese fino al 30 settembre del 2022 per poi raggiungere il prezzo finale di 44,99 euro al mese.

Nuovi prezzi DAZN – La doppia utenza e i nuovi piani tariffari

Prezzi notevolmente più alti, che potrebbero avere un impatto sulle sottoscrizioni per la prossima stagione e che hanno portato DAZN a fare una riflessione, considerando il contestuale tema della concurrency (la visione contemporanea su due dispositivi degli eventi live attraverso un unico account). La questione è stata posta con forza da DAZN nel novembre del 2021, quando filtrò l’indiscrezione secondo cui la piattaforma era intenzionata a rimuovere questa possibilità per il numero eccessivo di utilizzi “fraudolenti”.

Secondo DAZN la possibilità di doppia visione era sfruttata nella maggior parte dei casi in modi non in linea con Termini e Condizioni del servizio e favoriva la pirateria. L’azienda, dopo giorni di polemiche, ha deciso di fare marcia indietro spiegando che «nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso». Indizio di una rivoluzione per la stagione 2022/23, confermato successivamente da Veronica Diquattro.

L’ Executive Vice President Southern Europe di DAZN ha spiegato in un’intervista a dicembre 2021 che «dal nostro monitoraggio abbiamo riscontrato che la funzionalità (concurrency, ndr) è sfruttata in modo scorretto da utenti che mettono in vendita una delle due utenze. Un cambiamento sarà quindi possibile ma in futuro, probabilmente dalla prossima stagione».

Non solo, la dirigente aveva fatto riferimento anche all’introduzione di «diverse modalità di abbonamento per le famiglie o per un utilizzo individuale». Una svolta in stile Netflix, con un piano abbonamenti che non prevede più solamente un unico pacchetto con tutti i contenuti al prezzo di riferimento (29,99 euro dalla prossima stagione), ma diverse modalità di sottoscrizione sulla base del numero di device registrati, degli stream visibili contemporaneamente e della qualità delle immagini.

Nuovi prezzi DAZN – Il rapporto con Sky

Il tutto senza dimenticare la possibilità che DAZN decida di aprire la porta ad una collaborazione con altri broadcaster, in particolare Sky. All’inizio della stagione 2021/22 la pay-tv di Comcast provò con un’offerta dell’ultimo minuto – da 500 milioni di euro a stagione – a ottenere dalla piattaforma di sport in streaming la condivisione delle sette partite in esclusiva con tanto di creazione di un canale satellitare e la disponibilità dell’app di DAZN su Sky Q.

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Offerta che fu respinta fermamente al mittente e che all’epoca sembrò un tentativo disperato di Sky, che non sarebbe più stato il player principale della Serie A dopo anni. Di recente, però, si sono intensificate le voci – ancora non confermate – di un’apertura a qualche forma di sublicenza per l’emittente satellitare dal 2022/23 e non è detto che qualcosa non possa muoversi da qui ai prossimi mesi.

Nuovi prezzi DAZN – I provvedimenti dell’AgCom

Insomma, sono tante le partite aperte sul fronte DAZN, che dovrà cercare di fare combaciare la sua strategia lato business con le esigenze dei clienti. Nel frattempo, quel che è certo in vista del prossimo anno è che DAZN si dovrà adeguare ai provvedimenti adottati da AgCom a tutela del servizio offerto ai consumatori.

Provvedimenti che richiedono innanzitutto la definizione di parametri di qualità per lo streaming, con la possibilità per gli utenti di richiedere indennizzi nel caso in cui non fossero rispettati. Un secondo relativo a sanzioni per un’assistenza clienti insufficiente e – infine – un provvedimento per la verifica della metodologia di misurazione delle audience del campionato di calcio di Serie A allo scopo di accertare l’attendibilità del dato prodotto da DAZN.