La FIFA e Infantino aprono al tempo effettivo

Per la seconda volta consecutiva l’Italia non parteciperà alla Coppa al Mondo. L’incubo di novembre 2017, si è ripetuto il 24 marzo 2022, in seguito all’eliminazione degli Azzurri da parte…

Tempo effettivo nel calcio
(Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Per la seconda volta consecutiva l’Italia non parteciperà alla Coppa al Mondo. L’incubo di novembre 2017, si è ripetuto il 24 marzo 2022, in seguito all’eliminazione degli Azzurri da parte della Macedonia del Nord.

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, presente nella giornata di lunedì a Firenze, invitato al Salone del Cinquecento dal presidente di Lega Pro Ghirelli, ha incontrato, qualche giorno fa a Doha i commissari tecnici dei Paesi qualificati ai Mondiali di Qatar 2022, insieme al presidente della Commissione arbitrale, Pierluigi Collina, introducendo, oltre il fuorigioco automatico, la questione del tempo effettivo (declinato in questo caso sui minuti di recupero).

In casa FIFA si lavora per rendere la prossima edizione dei Mondiali la più spettacolare senza tempi morti o “scorciatoie”. L’obiettivo di Infantino, come spiegato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, è quello di recuperare il tempo perduto durante i 90 minuti regolamentari, attraverso un corposo allungamento del recupero che potrebbe portare a sfide di almeno 100 minuti nel complesso considerando anche i recuperi di primo e secondo tempo.

La questione del fuorigioco automatico, invece, è stata introdotta da Arsene Wenger, responsabile dello sviluppo calcio della FIFA. In questo caso si tratta di un’evoluzione tecnologica capace di segnalare, in tempi brevissimi, l’offside sull’orologio al polso del direttore di gara (come avviene con la goal line technology), riducendo al minimo il tempo di attesa.