Patrimonio Roberto Mancini: quanto vale il Ct Azzurro fuori dal campo

Patrimonio Roberto Mancini – Il sentiero stretto dei Playoff Mondiali deciderà le sorti dell’Italia di Roberto Mancini per staccare in extremis il pass per Qatar 2022. Se la sfida in…

Patrimonio Roberto Mancini

Patrimonio Roberto Mancini – Il sentiero stretto dei Playoff Mondiali deciderà le sorti dell’Italia di Roberto Mancini per staccare in extremis il pass per Qatar 2022. Se la sfida in semifinale con la Macedonia del Nord vedesse gli Azzurri vincenti si accederebbe alla finale, fissata per il 29 marzo, da disputare contro la squadra vincente dell’incontro Portogallo-Turchia.

A prescindere dall’esito dei playoff il ct della Nazionale ha firmato un rinnovo di contratto per guidare gli Azzurri fino al 2026, con un compenso che, stando alle indiscrezioni, sarebbe passato dai 2 ai 3 milioni di euro netti all’anno. Ma a quanto ammonta il patrimonio di Roberto Mancini fuori dal campo?

Patrimonio Roberto Mancini – fuori dal campo di gioco

Fuori dal campo di gioco il patrimonio di Roberto Mancini può contare su diverse attività tra cui quella fornita da Immobiliare 2014 Srl, società che si occupa di gestione e locazione di immobili. Il patrimonio di Roberto Mancini legato alla società equivarrebbe a un controvalore economico di 3,3 milioni di euro, dovuto principalmente a un immobile a Roma di 40 stanze a cui si aggiungono due garage.

Fuori dal perimetro delle società il Commissario Tecnico della Nazionale, secondo una visura catastale aggiornata, possiede tre abitazioni, di tipo signorile, a Jesi, sua città natale per un totale di 17 stanze a cui si aggiungono due garage di oltre 100 metri quadri, un ufficio e un piccolo stabilimento industriale.

Infine a Roma, Roberto Mancini possiede due ville per oltre 1.000 metri quadri e 40 stanze e cinque garage di circa 150mq.

Patrimonio Roberto Mancini – Il patrimonio offshore e le rivelazioni dei Pandora Papers

Nell’ottobre 2021 un’inchiesta del settimanale L’Espresso, allora ancora di proprietà del gruppo GEDI, nell’ambito dei cosiddetti Pandora Papers, accese un riflettore sul patrimonio offshore di Roberto Mancini.

In base ai documenti consultati dall’Espresso e risalenti al 2008, Mancini sarebbe stato proprietario, attraverso una società con sede nelle Isole Vergini Britanniche denominata Bastian Asset Holdings Ltd, di un aereo privato a marchio Piaggio.

Con lo scudo fiscale varato dal governo Berlusconi (Giulio Tremonti ministro dell’Economia), Mancini tentò di far rientrare in Italia il suo patrimonio posseduto ai Caraibi.

L’obiettivo era sfruttare i vantaggi offerti dalla sanatoria dello scudo fiscale, secondo la quale il versamento di una quota forfettaria pari al 5 per cento del valore dei beni detenuti all’estero garantiva la non punibilità dei reati tributari. Tutto questo proprio nel momento in cui la legge promossa dall’allora ministro Tremonti si stava avviando a scadenza.

Nei giorni seguenti le rivelazioni dell’Espresso, Roberto Mancini si limitò a commentare con una battuta pronunciata nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League contro il Belgio: «Magari con il Belgio non sarò in panchina, ma a portare i soldi chissà dove».

Patrimonio Roberto Mancini – tra gli allenatori più pagati in Azzurro

Tornando ai compensi sportivi dell’allenatore Campione d’Europa 2020, il patrimonio di Roberto Mancini è nella top 5 dei Ct più pagati in Azzurro. Con i suoi 3 milioni di euro netti di compenso si colloca in seconda posizione, subito dietro Antonio Conte, la cui panchina costava circa 4,5 milioni di euro. 

Tra i Ct più pagati seguono Roberto Mancini il vicecampione d’Europa 2012 Cesare Prandelli, con 1,7 milioni di euro e il Campione del Mondo 2006 Marcello Lippi, con 1,3 milioni di euro netti all’anno.