Adidas chiude lo scorso anno con ricavi in crescita del 16% in tutti i mercati, a quota 21,2 miliardi di euro, nonostante diversi fattori esterni abbiano pesato sia sulla domanda che sull’offerta durante tutto l’anno, con un forte slancio soprattutto nelle regione dell’ EMEA, Nord America e America Latina, con le vendite cresciute rispettivamente del 24%, 17% e 47%.
Sono questi i risultati del produttore di abbigliamento sportivo nel 2021, un anno positivo con il margine lordo che è aumentato del 50,7% grazie a un aumento delle vendite a prezzo pieno e a una migliore gestione dell’inventario, mentre il margine operativo aumenta di 5,3 punti percentuali al 9,4%. Cresce anche l’utile netto delle operazioni continue di oltre 1 miliardo di euro, attestandosi a quota 1,492 miliardi di euro.
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«Sfortunatamente, pubblichiamo i nostri risultati del 2021 in tempi inquietanti. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con il popolo ucraino» ha dichiarato il ceo di Adidas Kasper Rorsted, sottolineando che nonostante ciò anche le prospettive per il 2022 sono positive.
Le vendite previste dovrebbero aumentare tra l’11% e il 13%, considerato già un calo fino a 250 milioni di euro legato alla guerra russa in Ucraina. In aumento anche il margine lordo, tra il 51,5% e il 52%, mentre l’utile netto delle operazioni dovrebbe continuare a crescere attestandosi tra gli 1,8 e gli 1,9 miliardi di euro.
Il brand di abbigliamento sportivo ha annunciato nella giornata di oggi anche una nuova partnership con la FIGC, che prenderà il via a partire dal 2023. Adidas vestirà così la Nazionale al posto di Puma a partire dalle competizioni successive al Mondiale che si terrà in Qatar nel 2022, per il quale gli Azzurri si giocheranno la qualificazione tra due settimane.
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