La crisi Russia-Ucraina mette a rischio anche il calcio

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta diventando uno scenario sempre più realistico, tanto che secondo alcune fonti statunitense sarebbe già stata fissata una data: il 16 febbraio. La Russia…

Crisi Russia Ucraina calcio
(Foto: GENYA SAVILOV/AFP via Getty Images)

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta diventando uno scenario sempre più realistico, tanto che secondo alcune fonti statunitense sarebbe già stata fissata una data: il 16 febbraio. La Russia ha allineato oltre 100mila soldati lungo i confini dell’Ucraina, come confermato dal portavoce del Pentagono, John Kirby, citando un «mosaico di informazioni di intelligence» raccolte dagli Stati Uniti d’America, senza ulteriori dettagli.

Il Ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha invitato tutti i connazionali residenti a Kiev di lasciare l’Ucraina il prima possibile, in vista di una possibile escalation. Tra questi – ricollegandoci al mondo del pallone – c’è Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar Donetsk. La squadra ucraina, attualmente, si trova in Turchia, a Belek, città dove sta svolgendo il ritiro invernale attendendo la ripresa del campionato, in programma per il 25 febbraio. Ripresa che tuttavia potrebbe non avvenire se la situazione nel Paese dovesse degenerare.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, con De Zerbi ci sono altri otto italiani, cioè i componenti del suo staff: il vice Davide Possanzini, i preparatori Vincenzo Teresa, Marcattilio Marcattili e Agostino Tibaudi, l’allenatore dei portieri Giorgio Bianchi, il collaboratore tecnico Paolo Bianco e l’osservatore Salvatore Sasà Monaco.

Le indicazioni della Farnesina, per ora, sono solo un avvertimento, perché il gruppo si trova in Turchia. I problemi potrebbero nascere intorno al 20 febbraio, data di ritorno dello Shakhtar in patria, in vista della sfida del 26 del mese – a rischio – con il Metalist. Tra l’altro lo Shakhtar già da tempo è una squadra “esule”: dal 2014 non può giocare a Donetsk, nell’area geografica del Donbass, regione filorussa e separatista. La Donbass Arena, l’avveniristico e bellissimo stadio, è ormai solo un edificio martoriato dalle bombe.

L’avanzata russa potrebbe arrivare proprio da quella zona o dalla Crimea, la penisola sul Mar Nero annessa militarmente dalla Russia dove sono collocati 32mila soldati russi: nel porto di Sebastopoli sono arrivate le navi da guerra di Putin. La situazione resta delicata, anche il mondo del calcio osserva e – per il momento – spera.

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