Plusvalenze Inter, la GDF nella sede della Covisoc

Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano si è recato stamattina presso gli uffici della Covisoc, nella sede della Federcalcio, a Roma, nell’ambito dell’inchiesta della…

Inter giocatori positivi

Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano si è recato stamattina presso gli uffici della Covisoc, nella sede della Federcalcio, a Roma, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano che indaga sulle plusvalenze dell’Inter. Lo riporta Repubblica.

La Guardia di Finanza ha così acquisito la relazione della Covisoc su 62 operazioni sospette relative al trasferimento di altrettanti giocatori di diverse squadre tra cui Inter, Juve e Napoli, realizzate tra il 2019 e il 2021. Operazioni che, per quanto riguarda il club bianconero ad esempio, sono già finite sotto indagine da parte della Procura di Torino nell’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati, oltre che del club bianconero, del presidente Andrea Agnelli e dell’ex direttore sportivo Fabio Paratici, tra gli altri.

Ora a muoversi è stata invece la procura di Milano, che si concentrerà sulle operazioni legate all’Inter. Il documento, finito sul tavolo della Procura federale, entra infatti nell’inchiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e del pm Giovanni Polizzi sulle presunte plusvalenze illecite realizzate dal club nerazzurro.

La relazione, redatta lo scorso anno dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio professionistiche e anche trasmessa alla Procura federale della Figc, entra così negli atti dell’inchiesta dell’aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. Pm che già a fine dicembre avevano acquisito bilanci, contratti sulle operazioni di acquisto, vendita e prestito e movimenti bancari, riguardanti cessioni e scambi da parte della società “dei diritti pluriennali sulle prestazioni di taluni calciatori” per gli anni 2017-2018 e 2018-2019. A quanto si è saputo, nella relazione inquirenti e investigatori vanno a cercare proprio aspetti collegati alle compravendite e prestiti finiti al centro dell’inchiesta sull’Inter per falso in bilancio e a carico di ignoti.

L’indagine è nella fase dello studio e dell’analisi dei documenti, ma anche di email e messaggi rintracciati nei dispositivi di dirigenti e dipendenti della società. Nell’indagine si è partiti scavando su una decina di operazioni messe a bilancio dall’Inter per circa 90 milioni di euro di plusvalenze. Gli approfondimenti riguardano quelle nelle quali i calciatori sarebbero stati valutati per cifre “sproporzionate” rispetto ai valori effettivi. Far crescere le entrate con presunte plusvalenze fittizie potrebbe essere servito, stando all’ipotesi al vaglio, per abbellire i bilanci e permettere all’Inter di rientrare nei parametri del “fairplay finanziario” e prendere parte alle competizioni europee.

Tra i casi sotto la lente ci sono quelli del portiere Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell’attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza da 19 milioni), scambiati tra Genoa e Inter in due anni, ma anche del difensore Zinho Vanheusden e di altri giocatori di fascia medio-bassa, in particolare della Primavera.