Non solo la sfida di stasera dell’Inter contro José Mourinho, ma anche il tema San Siro per Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, in una lunga intervista concessa al Giornale.
«Mourinho metterà piede a San Siro non da avversario, ma da ospite. Credo che i tifosi saranno entusiasti e lo accoglieranno con un grandissimo affetto. Emotivamente, per tutti noi è qualcosa di molto diverso dal solito: non arriva il semplice ex allenatore. Quello che magari ha fatto varie esperienze e a un certo punto torna a giocare contro di te. Lui all’Inter ha dato e ha lasciato l’anima. Se ci siamo sentiti? Non in questi giorni, ma ogni tanto ci scambiamo messaggi. È sempre molto affettuoso e riconoscente, ha tanti aspetti piacevoli: è bello avere un amico così».
«Che effetto mi fa vederlo sulla panchina della Roma? Farà più specie ai romanisti (ride, ndr). Ma in verità anche loro lo amano e hanno grande fiducia in lui per le grandi qualità che ha. In tutto questo, non si può dimenticare il suo passato da interista, da combattente e al tempo stesso da uomo spiritoso».
«Dove vedrò la partita? Allo stadio. Sarà curioso e interessante e credo che l’accoglienza dei tifosi sarà particolare. Salvare San Siro? Io non vedo gli stadi come monumenti, come una statua di Garibaldi. Per conto mio, il Meazza un po’ riadattato potrebbe andare benissimo anche per il futuro, non vedo queste esigenze che portano a un impianto nuovo. Ma io non sono dentro ai progetti economici e finanziari delle società e se fanno questa battaglia avranno ragioni che vanno più in là. Dico che ho visto l’altra sera le riprese tv fuori dallo stadio, prima del derby: erano bellissime. L’idea di far fuori San Siro, a mio avviso, è incredibile», ha concluso Moratti.