De Laurentiis: «Il calcio non si salva con playoff e playout»

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista a Il Matino, per parlare del club partenopeo, ma anche del mondo del pallone: dall’elezione di un nuovo presidente per…

De Laurentiis playoff playout

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista a Il Matino, per parlare del club partenopeo, ma anche del mondo del pallone: dall’elezione di un nuovo presidente per la Serie A alle riforme necessarie per il calcio, sono tanti i temi toccati dal presidente degli azzurri, a cominciare dai cori razzisti di Venezia.

«Li trovo insopportabili, quegli epiteti sono brutti, orribili. E ha avuto per me un valore ancora più bello aver visto il grande tifo del settore occupato dai nostri tifosi, con tutti i ragazzi della Curva A che facendo sacrifici hanno voluto far sentire il loro sostegno, la loro vicinanza alla squadra», le parole di De Laurentiis.

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Calcio giocato a parte, il patron dei partenopei si è soffermato anche sull’addio di Lorenzo Insigne, che andrà a Toronto al termine della stagione: «E’ una persona libera e in quanto tale è giusto che lui abbia preso la decisione che ha ritenuto fosse la più giusta e corretta per impostare la vita futura sua e della sua famiglia».

Tornando a temi di attualità, De Laurentiis si esprime così sull’elezione del nuovo presidente della Lega Serie A: «Dobbiamo fare in fretta, dobbiamo recuperare due anni buttati via. Non mi piace quello che leggo e sento. Ai presidenti dei club si danno colpe che non hanno, dimenticando cosa il mondo del calcio dà al Paese».

E ancora, una battuta sulla sfida in programma con l’Inter: «Non dico nulla, non mi va di parlarne. Dico solo che è stato un errore introdurre il calendario asimmetrico, stravolgere rispetto alle passate stagioni il girone di ritorno».

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«Se il sistema calcio non funziona – ha concluso De Laurentiis – le responsabilità principali da tantissimi anni sono quelle delle istituzioni, calcistiche e governative. Ma davvero c’è chi crede che il nostro sistema si salva semplicemente introducendo i playoff e i playout? Abbiamo il compito adesso di metterci al lavoro e provare a rovesciare il tempo che è stato perso fino ad adesso».