Leghe europee, chiesta mano pesante all'Ue sulla pirateria

L’European Leagues – l’associazione che difende gli interessi delle leghe europee – ha criticato aspramente il Parlamento europeo affermando che la sua recente votazione in plenaria sul Digital Services Act…

Quali sono i rischi del pezzotto

L’European Leagues – l’associazione che difende gli interessi delle leghe europee – ha criticato aspramente il Parlamento europeo affermando che la sua recente votazione in plenaria sul Digital Services Act (DSA) non ha risposto in maniera sufficiente alle richieste dei titolari dei diritti sportivi di affrontare con urgenza il problema della pirateria digitale.

Le Leghe europee e altri enti sportivi, emittenti e venditori di diritti sono stati incoraggiati lo scorso anno dal voto del Parlamento europeo a creare una nuova legislazione per rimuovere tutti i contenuti sportivi piratati entro 30 minuti. Tuttavia, le Leghe hanno ora invitato i co-legislatori dell’Ue a rendere il DSA «idoneo ai contenuti live» respingendo un articolo inserito «all’ultimo minuto».

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Le Leghe europee si sono lamentate del fatto che la posizione del Parlamento europeo «non soddisfa la richiesta di rimozione o disabilitazione dell’accesso a contenuti live illegali durante una trasmissione in diretta». Alberto Colombo, vicesegretario generale delle Leghe europee, ha dichiarato: «Il mancato chiarimento del concetto di “rimozione rapida o disabilitazione dell’accesso” a contenuti live illegali, proposto nell’ambito degli emendamenti, è un’occasione persa per far rispettare i nostri diritti».

In una nota pubblicata sul proprio sito, le Leghe europee hanno aggiunto: «Attraverso l’aggiunta dell’articolo aggiuntivo, i fornitori di hosting “non sono nemmeno tenuti a rimuovere o bloccare” rapidamente “l’accesso ai contenuti illegali loro segnalati. Al contrario, sono autorizzati a lasciare a disposizione i contenuti segnalati illegalmente fino a quando non ne venga valutata la legalità”».

Colombo ha aggiunto: «Questo sta davvero danneggiando i contenuti live delle nostre Leghe, dove ogni secondo conta e non è necessaria alcuna interpretazione o valutazione poiché il contenuto è dotato di segni distintivi. Per dirla senza mezzi termini, questo nuovo articolo, sfortunatamente e letteralmente, aiuterebbe la pirateria dei contenuti live a diffondersi ancora di più in tutta l’Unione europea».

La pirateria dei contenuti sportivi è diventata una questione importante per i titolari dei diritti di trasmissione negli ultimi anni, con l’emittente televisiva qatariota beIN Sports che è stata particolarmente colpita.

Anche le leghe si sono mosse per combattere la pirateria, con la Serie A che lo scorso anno ha stretto un accordo con Google per offrire protezione nei confronti dei suoi contenuti. Il mese scorso, il campionato italiano ha concordato un’estensione di tre stagioni del suo accordo antipirateria con la società di protezione dei contenuti Friend MTS.