Una delle complessità dei grandi eventi sportivi che si disputano in pochi giorni è la capacità di renderli redditizi da parte di chi li organizza. Soprattutto in televisione, e con una torta dei ricavi pubblicitari che si è ridotta nel tempo. Un problema che negli ultimi anni ha accompagnato Giochi Olimpici, Europei e Mondiali di calcio è che si svolgono in estate – quando il pubblico spende meno –, tendenza che la FIFA punta a invertire con il primo Mondiale organizzato tra novembre e dicembre: quello del 2022 in Qatar.
Per questo motivo, almeno in termini pubblicitari, la prossima edizione della Coppa del Mondo FIFA potrebbe essere la più redditizia. Una possibilità che ingolosisce anche le televisioni che hanno acquisito i diritti di trasmissione degli incontri (in Italia se li è aggiudicati la Rai, per tutte le 64 partite del torneo che si disputerà a fine anno).
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«Novembre e dicembre sono i mesi con il maggior investimento pubblicitario in televisione, in coincidenza con le campagne per il Black Friday, il Cyber Monday e Natale», affermano a 2Playbook fonti del settore pubblicitario. Gli investimenti in pubblicità – visto il periodo dell’anno – dovrebbero crescere, ma d’altra parte l’audience di Qatar 2022 non sarà influenzata dal periodo, anzi.
Il tema qui è puramente sportivo. I Mondiali e gli stessi Europei si giocano in estate per non sovrapporsi ai campionati nazionali, che quest’anno saranno costretti a una pausa non prevista. Un cambio di date che non influirà sul monopolio del pubblico di cui solitamente gode questo tipo di evento al suo arrivo, proprio perché tutto il mondo del pallone si fermerà per lasciare spazio alla rassegna iridata.
La combinazione di questi due aspetti – un momento più favorevole per gli investimenti pubblicitari e la previsione di un alto numero di spettatori – dovrebbe dunque consentire alla prossima edizione della Coppa del Mondo di essere più “ricca”, sia a vantaggio della FIFA stessa – che incasserà di più dai diritti – sia per le tv, grazie alla vendita degli spot.